Vaccini anti-Covid, Figliuolo: “Se va bene la Lombardia va bene l’Italia”

Il Generale Francesco Paolo Figliuolo interviene alla conferenza stampa organizzata dalla regione Lombardia al termine della vista allíospedale allestito presso la fiera di Milano City,
Il Generale Francesco Paolo Figliuolo interviene alla conferenza stampa organizzata dalla regione Lombardia al termine della vista allíospedale allestito presso la fiera di Milano City, Milano, 31 Marzo 2021. ANSA / MATTEO BAZZI

MILANO. – “Il piano vaccinale della Lombardia è coerente con quello nazionale”. È questo il giudizio del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, che oggi, insieme al responsabile nazionale della Protezione Civile Fabrizio Curcio, ha effettuato un sopralluogo nei centri vaccinali di MalpensaFiere, Milano Trenno e MilanoFiera, oltre al fuoriprogramma del pomeriggio alla Fiera di Bergamo.

Figliuolo, che si è detto confortato da quanto visto, ha sottolineato l’importanza di una regione come la Lombardia che, con i suoi 10 milioni di abitanti, è in grado di influenzare l’intera ‘macchina vaccinale’ italiana. “Il buon andamento della campagna vaccini in Lombardia è sicuramente buona parte del buon andamento della campagna nazionale – ha detto -. Ovviamente non viviamo nel Paese ideale e ci potrebbero essere problemi, ma li miglioriamo”.

“Va tutto bene? No, le cose che non vanno ci sono, le facciamo notare e insieme si mettono a posto”, ha aggiunto il generale. Sulla stessa lunghezza d’onda il numero uno della Protezione Civile Curcio, che ha trovato dopo la sua visita negli hub vaccinali lombardi “pienissima sinergia con il sistema nazionale”.

“Quando si fanno confronti tra numeri – ha sottolineato -, bisogna capire che ci sono territori diversi, organizzazioni diverse, strutture e raggiungibilità diverse. Lo Stato e le Regioni devono lavorare insieme per l’obiettivo”. Una risposta implicita, quella di Figliuolo e Curcio, a quanti nei giorni scorsi parlavano della loro visita come una sorta di commissariamento della campagna vaccinale lombarda. Polemiche che il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha definito “stucchevoli e non degne di un paese come il nostro”.

“I numeri danno ragione a chi sta lavorando e un po’ torto a chi sta cercando di speculare ignobilmente su qualche cosa che non funziona – ha detto il governatore -. Abbiamo registrato qualche difficoltà soprattutto dal punto di vista informatico, ma il numero di vaccinazioni non si è ridotto per colpa di questi disguidi”.

Anche il vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha confermato che “sono stati fatti errori ma stiamo rimediando”, confortata però dal fatto che la visita di Figliuolo e Curcio, ha rappresentato per la Lombardia “un momento prezioso che ci ha rassicurato sul Piano vaccinale massivo, che è totalmente in linea con quello nazionale” e sulla “leale collaborazione tra Governo e Regione Lombardia che ci da’ la certezza che siamo sulla strada giusta”.

(Tino Redaelli/ANSA)

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