ROMA. – Il numero 26 che viene dipinto con un dito, un solco in bianco color ghiaccio che rimanda a quello delle piste da sci, e sotto la scritta Milano Cortina 2026. Si chiama “Futura” ed è il logo che rappresenterà le Olimpiadi invernali del 2026.
Per la prima volta nella storia, a sceglierlo tra i due loghi finalisti, è stato il pubblico online con una partecipazione di oltre 850 mila voti, di cui il 75% sono andati a “Futura” che ha prevalso sullo sfidante “Dado”. Il simbolo è stato svelato oggi in un doppio evento andato in scena tra il Salone d’Onore del Coni e in collegamento streaming in diretta con la Torre Isozaki di Milano, sede della Fondazione Milano-Cortina 2026.
“Sarà qualcosa non solo da sostenere ma anche da indossare e può fare anche da apripista come formato grafico in futuro”, il plauso del presidente del Coni Giovanni Malagò, che a Palazzo H ha avuto l’onore di avere presente la neo sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali in quella che è stata la sua prima uscita pubblica ufficiale dopo il question time alle camere riunite.
“Oggi è più di un’ inaugurazione, questo è un momento storico: quello che ieri non c’era oggi è realtà”, ha ammesso Vezzali, apprezzando il logo una volta svelato e sottolineando che ‘Futura’ “rappresenta in pieno lo stile italiano”.
Lo stesso Malagò ha voluto quindi ricordare “il vecchio logo (quello con il duomo di Milano tricolore e la pista da sci al centro, ndr) realizzato in house dal direttore comunicazione del Coni Danilo Di Tommaso. Quel logo ci ha portato fortuna, così come siamo convinti che lo farà il logo che accompagnerà le Olimpiadi”.
Lo stesso “Futura” che è destinato ad accompagnare, in versione “tricolor” le Paralimpiadi di Milano-Cortina. I numeri 2 e 6 sono infatti sfumati nei tre colori rosso, azzurro e verde, gli stessi del Comitato italiano paralimpico, ispirati anche dall’aurora boreale del 2003 a Cortina e dalla volontà di trasmettere il carattere dell’inclusione, come spiegato dal numero uno del Cip Luca Pancalli.
“Saranno le più belle olimpiadi della storia e nelle quali ci identificheremo tutti. Non parliamo della diversità di un logo ma della variazione. È bella la chiave narrativa, non essendo percepibile il bianco dagli atleti ipovedenti si è voluta rispettare la possibilità anche per loro di riconoscersi in un logo che li accompagnerà mnella loro memoria”.
Entusiastici anche i commenti degli ospiti-protagonisti del dossier vincitore a Losanna nel giugno 2024. A partire dal governatore della Lombardia Attilio Fontana: “Quella del 2026 sarà una tappa fondamentale in cui presenteremo la faccia rinnovata della Lombardia, del Veneto e di tutta l’Italia dopo questa situazione difficile”.
Per il Comune di Milano, l’assessore allo Sport Roberta Guaineri ha ricordato che “i valori legati allo sport verranno promossi non solo durante i Giochi ma anche in questi 5 anni. È questa l’eredità che vogliamo lasciare alla città”, mentre il sindaco di Cortina Gian Pietro Ghedina ha concluso: “Cortina e il territorio del Veneto si stanno preparando alla grande, con un grande lavoro di sinergia e di squadra come quello che ha consentito di vincere la corsa per l’assegnazione dei Giochi”.
Archiviata la parte grafica e del merchandising, ora il progetto passa alla fase di realizzazione vera e propria. Su questo, approfittando della presenza di Vezzali, l’ad del Comitato organizzatore Vincenzo Novari non ha mancato di rivolgere un appello: “Siamo ancora in attesa per l’agenzia delle infrastrutture che avrà in carico questo gravoso compito e i tempi sono abbastanza stretti. Dobbiamo correre per fare tutto quello che ci aspetta in questi prossimi anni”.