Colombia Croce Rossa: aumentata violenza durante la pandemia

Un carro funebre in Colombia.
Un carro funebre in Colombia. (ANSA/AFP)

ROMA.  – La violenza contro i civili è aumentata vertiginosamente durante l’anno della pandemia in Colombia, ha rivelato il rapporto annuale del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr).

“Nel 2020 abbiamo registrato nuove sparizioni, vittime di ordigni esplosivi, attacchi contro la Missione Medica, minacce, omicidi, violenze sessuali, reclutamento e uso di minori, oltre a molteplici abusi contro la popolazione civile”, ha dichiarato mercoledì Lorenzo Caraffi, capo della delegazione locale del Cicr.

Il rappresentante dell’organizzazione umanitaria ha espresso preoccupazione per la mancanza di rispetto per il diritto internazionale umanitario da parte dei gruppi armati illegali e per la violenza che esercitano nei confronti delle “comunità”.

Secondo il rapporto della Croce Rossa, durante l’anno della pandemia, in cui il governo ha ordinato l’isolamento preventivo per evitare i contagi da coronavirus, sono state registrate 389 vittime di ordigni esplosivi, il numero più alto degli ultimi quattro anni e si sono verificate in luoghi dove si credeva che questo fenomeno fosse stato superato.

Alle vittime di questi dispositivi, si sono aggiunte anche sparizioni legate al conflitto armato interno: una ogni tre giorni, secondo l’organizzazione. “Questi dati, sebbene preoccupanti, non mostrano l’entità totale del fenomeno, probabilmente la dimensione della tragedia è molto maggiore”, ha aggiunto il Cicr in un comunicato.

Il comitato evidenzia che contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la quarantena prolungata non ha fermato la violenza, l’ha esacerbata in varie zone del Paese e ne sono la prova i 21.000 sfollati documentati e le 28.000 persone costrette a isolarsi per salvare la propria vive.

Nemmeno la missione medica è stata risparmiata dalla violenza dello scorso anno: sono stati almeno 325 gli attacchi contro personale sanitario, strutture mediche e veicoli del servicio sanitario. Il Cicr ha affermato che il totale di questi attacchi è stato il più alto negli ultimi 24 anni con minacce, feriti e blocco delle ambulanze, tra le azioni.

La Croce Rossa internazionale ha ricordato di aver facilitato il ritorno alla libertà di 22 persone rapite da gruppi armati illegali lo scorso anno, e nel suo rapporto annuale ha sottolineato che negli ultimi 50 anni ha contribuito a liberare un totale di 1.805 persone.

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