Tokyo: un anno fa rinvio, parte viaggio fiaccola

Un monumento con cerchi delle Olimpiadi in Tokyo.
Un monumento con cerchi delle Olimpiadi in Tokyo. ANSA/FRANCK ROBICHON

ROMA. – La rinascita un anno dopo il rinvio. Comincia alle 9 di domani, ora giapponese, l’una di notte in Italia, il grande viaggio della fiaccola olimpica in vista dei Giochi di Tokyo.

Partirà,  dal National Training Center J-Village di Fukushima, 366 giorni dopo quell’annuncio del Cio del 24 marzo 2020, quando venne deciso il rinvio di Tokyo 2020, a causa della pandemia.

Ora invece si vuole dare un segnale forte, e in senso contrario: nonostante tutto si riparte, Tokyo è appena uscita (lunedì scorso) dallo stato di emergenza, il Covid c’è ancora ma l’Olimpiade, la prima dell’era moderna non svoltasi nelle date previste a causa di eventi non bellici, si farà lo stesso, anche se secondo i sondaggi la maggioranza dei giapponesi vorrebbe che venisse cancellata.

Così la fiaccola che l’ultimo tedoforo userà per accendere il braciere dello stadio Olimpico il prossimo 23 luglio partirà, senza spettatori  a causa delle restrizioni anti-Covid (ma la gente potrà seguire il viaggio via web sul sito del Cio) e lungo un percorso che durerà 4 mesi e attraverserà le 47 prefetture del Giappone.

Fra i tedofori ci sarà anche  Kane Tanaka, la persona più vecchia, secondo il Guinness dei Primati, attualmente vivente sulla Terra. La donna lo scorso 2 gennaio ha compiuto 118 anni e per celebrarla, visto che lei è d’accordo, gli organizzatori hanno deciso che farà parte della staffetta dei Giochi.

Il giorno in cui porterà la fiaccola dovrebbe essere l’11 maggio, quando la torcia attraverserà Shime, località della prefettura di Fukuoka (città che nel 1995 ha ospitato le Universiadi) dove l’ultracentenaria vive.

Il punto d’inizio del viaggio non è stato scelto a caso: la staffetta partirà da Fukushima per ricordare che dieci anni fa, nel marzo del 2011, uno tsunami colpiva la centrale nucleare della località giapponese, causando l’incidente di questo tipo più disastroso dopo Chernobyl. Ora si riparte in nome della solidarietà e dello spirito olimpico e, anche in questo caso, la fiaccola è segnale di speranza.

Sarà un’Olimpiade diversa dalle altre, senza spettatori stranieri, con spostamenti non consentiti a parte quelli per allenamenti e gare, con delegazioni ridotte all’osso e permanenze nel villaggio olimpico limitate al minimo indispensabile. Ogni atleta o team non potrà rimanervi oltre le 48 ore dopo che avrà esaurito le proprie gare.

Intanto, in attesa del via ai tedofori, il comitato organizzatore ha ricordato che tutti coloro che arriveranno da fuori, atleti, delegazioni e media, dovranno effettuare un tampone prima della partenza e ne faranno un altro al loro arrivo. Per i positivi durante i Giochi è prevista una quarantena di 14 giorni. Inoltre si dovrà obligatoriamente scaricare un app in cui saranno tracciabili stato di salute e spostamenti di ognuno.

Tutti coloro che avranno un accredito, di qualsiasi tipo, non potranno prendere i mezzi pubblici, quindi nemmeno la metro, ma utilizzare solo i mezzi ‘olimpici’ messi a disposizione, con i quali potranno andare solo in impianti di gare, allenamenti o di raduno. Niente spostamenti, almeno in teoria, verso ristoranti, negozi e luoghi di interesse turistico. Divieti di canti e grida per gli spettatori, se ce ne saranno sugli spalti (si decide ad aprile). Tokyo 2020 diventato 2021 sarà anche tutto questo, mintanto via alla fiaccola.

(di Alessandro Castellani/ANSA).

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