Fiorentina, addio-choc di Prandelli: “Disagio assurdo”

Cesare Prandelli in un immagine d'archivio.
Cesare Prandelli in un immagine d'archivio. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

FIRENZE. – Un addio tormentato, dimissioni-choc dalla panchina della Fiorentina che hanno colto di sorpresa quasi tutti. Cesare Prandelli lascia i viola e lo fa con una lettera di commiato in cui racconta l'”assurdo disagio” provato negli ultimi tempi.

Parla di “un’ombra” dentro di sé che lo ha reso sempre più estraneo al mondo del calcio. “Sono consapevole che la mia carriera può finire qui” aggiunge l’ex ct azzurro. L’addio molti lo pronosticavano al termine della stagione ma non adesso. Anche se dopo la bella vittoria di Benevento Prandelli aveva sottolineato a fine gara di sentirsi “vuoto dentro”.

Ora chi lo conosce bene dice che già domenica sera, subito dopo la gara con il Milan, stava pensando alle dimissioni. Un passo delicato, soprattutto per lui che con i colori viola, con Firenze, con i tifosi, ha instaurato da anni un rapporto speciale. Da tifoso della Fiorentina, non a caso, aveva anche comprato due abbonamenti al Franchi.

“La mia decisione è dettata dalla responsabilità enorme che prima di tutto ho per i calciatori e per la società, ma non ultimo per il rispetto che devo ai tifosi della Fiorentina” scrive già da ex tecnico viola. Parole importanti, difficili da trovare in un mondo del calcio diventato sempre più un frullatore.

“È la seconda volta che lascio la Fiorentina. La prima per volere di altri, oggi per una mia decisione – continua -. Nella vita di ciascuno, oltre che alle cose belle, si accumulano scorie, veleni che talvolta ti presentano il conto tutto assieme”.

Tanto amore per la Fiorentina, per Firenze e i tifosi viola che invece di essere la “benzina” giusta per far ripartire bene la squadra all’improvviso sembrano aver fermato tutto. “In questo momento della mia vita mi trovo in un assurdo disagio che non mi permette di essere ciò che sono. Ho intrapreso questa nuova esperienza con gioia e amore, trascinato anche dall’entusiasmo della nuova proprietà. Ed è probabilmente il troppo amore per la città, per il ricordo dei bei momenti di sport che ci ho vissuto che sono stato cieco davanti ai primi segnali che qualcosa non andava, qualcosa non era esattamente al suo posto dentro di me”.

A far maturare la decisione, oltre alla mancanza di serenità, hanno concorso anche altri fattori. “In questi mesi è cresciuta dentro di me un’ombra che ha cambiato anche il mio modo di vedere le cose. Sono venuto qui per dare il 100%, ma appena ho avuto la sensazione che questo non fosse più possibile, per il bene di tutti ho deciso questo mio passo indietro”.

Prandelli ha voluto ringraziare Rocco Commisso: “Ringrazio Rocco Commisso e tutta la sua meravigliosa famiglia, Joe Barone e Daniele Pradè, sempre vicini a me e alla squadra ma soprattutto ringrazio Firenze che so che sarà capace di capire”.

Infine, per Prandelli potrebbe essere stata anche la sua ultima in carriera da allenatore: “Sono consapevole che la mia carriera di allenatore possa finire qui, ma non ho rimpianti e non voglio averne. Probabilmente questo mondo di cui ho fatto parte tutta la mia vita, non fa più per me e non mi ci riconosco più – conclude – Sicuramente sarò cambiato io e il mondo va più veloce di quanto pensassi. Credo che sia arrivato il momento di non farmi più trascinare da questa velocità e di fermarmi per ritrovare chi veramente sono”. E per la panchina viola è atteso il ritorno di Beppe Iachini che già domani dovrebbe guidare l’allenamento.

(di Gianni Ceccarelli/ANSA).

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