Scuola: in Dad vestiti a festa per la lezione de ‘I Promessi Sposi’

Frontispiece de 'I Promessi Sposi.
Frontispiece de 'I Promessi Sposi. (Wikipedia)

MILANO. – Lezione sul capitolo 38 dei Promessi sposi. Il Prof scherzando aveva chiesto ai ragazzi di vestirsi bene per il matrimonio di Renzo e Lucia. Sabato mattina quando accende il computer la sorpresa! Li trova, dall’altra parte dello schermo, tutti già pronti: i ragazzi hanno la cravatta, le ragazze sono truccate “e una addirittura col cappello”.

Storie dalla Dad raccontate in un tweet che diventano virali, 1.069 Retweet, 140 Tweet di citazione e 13.386 Mi piace. La moglie del Prof (al secolo Valerio Capasa) non se lo aspettava, lui il ‘Prof’ forse un po’ sì perchè – spiega – “vestirsi bene è un dettaglio ma ogni lezione ha lo scopo di risvegliare i ragazzi, uno a uno”. I ragazzi sono quelli della seconda O del liceo scientifico Arcangelo Scacchi di Bari.

“Se hanno accettato l’invito significa che dopo un anno di Dad c’è ancora fiducia e voglia di mettersi in gioco” sottolinea il professor Capasa spiegando che anche quello è stato “un modo per cercare di guardare in faccia i ragazzi e dimostrare che quello che facciamo non può essere solo overdose di notizie ma fisicamente ci coinvolge”, orecchie, testa, cuore ma anche un corpo con la sua cura.

“Non c’entra niente con l”Attimo fuggente’ – ci tiene a precisare Capasa – ma voglio mostrare che il loro orizzonte non è uno schermo. Bisogna risvegliarsi e lottare ogni giorno per non spegnersi”, per non restare seduti sul “divano del nichilismo”.

Sabato scorso i ragazzi hanno saputo sorprendere il Prof: “Aspettate un attimo”, è corso in camera, ha messo la camicia bianca, ha litigato con la cravatta (“Come si annoda? Chi si ricorda?”) e ha iniziato la lezione. “Ogni tanto dallo studio si sentono applausi” scrive la moglie su Twitter.

Applausi anche sul social per il Prof: “Tutti nella vita dovrebbero incontrare almeno un insegnante indimenticabile” ma anche per la Seconda O: ” La dice lunga sulla voglia dei ragazzi di avere un’occasione speciale, qualcosa di particolare per cui alzarsi, un senso da dare alla giornata.

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