ROMA – 202 voti a favore, 141 contrari e 2 astensioni. La Camera dei Deputati spagnola ha approvato la legge sull’eutanasia. Il testo legislativo entrerà in vigore entro tre mesi. La Spagna, così, diventa il settimo Paese a riconoscere questo diritto. Era già legale in Olanda, Belgio, Lussemburgo, Canada, Nuova Zelanda e Colombia
La Legge, tengono a precisare i relatori, è garantista. Ovvero, il diritto ad una morte degna entrerà a far parte delle prestazioni del servizio sanitario nazionale. Ma potranno usufruirne solo i cittadini maggiorenni che soffrano di “malattie gravi e incurabili” o di “patologie gravi, croniche, e disabilitanti” che impediscono l’autosufficienza e che generano “una sofferenza fisica e psichica costante e intollerabile”.
La norma è stata approvata, come detto, con una amplia maggioranza. Hanno votato contro il Partito Popolare, il maggiore partito conservatore all’Opposizione; Vox, la formazione di estrema destra; e Foro Asturias e UPN, movimenti politici di poca importanza nello spettro politico nazionale.
C’è voluto più di un anno prima che il progetto di Legge, presentato dal Psoe, fosse discussa e approvata. Nel corso dell’iter parlamentare, ha dovuto superar i veti presentati dai partiti conservatori e dell’estrema destra, sia al Congresso sia al Senato. Ma, alla fine, è stato approvato con il voto delle forze progressiste, come Podemos, e di centro, come Ciudadanos.
Nel corso del dibattito, la ministra della Sanità, Carolina Darias, ha assicurata che con la legalizzazione dell’eutanasia si va verso la costruzione di una “società più giusta e decente”. Una società, ha detto la ministra, che “si preoccupa di evitare la sofferenza dei sui membri”. Ha tenuto a sottolineare che è una legge “equilibrata” e “garantista”.
Vox, il partito di estrema destra, ha già annunciato che ricorrerà al “Tribunal Constitucional” per frenare l’applicazione della norma, con la speranza che sia ritenuta incostituzionale.
Redazione Madrid
