L’agonia di Ciudadanos, non frena il ritmo delle diserzioni

MADRID – Non frena il ritmo di diserzioni dalle file del partito Ciudadanos. Nonostante il “mea culpa” di Irene Arrimadas e la decisione di aumentare il  numero di “big” all’interno dell’Esecutivo, cresce il numero di esponenti di alto e basso livello che abbandonano il partito. È un movimento lento ma costante, come quello di un contagocce. Ultima a rendere nota la decisione di lasciare Ciudadanos e rinunciato al suo scranno del Parlamento, la deputata Marta Martín. L’annuncio è stato fatto attraverso l’account in Twitter.

Inés Arrimadas, leader del partito liberale Ciudadanos

L’uscita di Marta Martín si somma a quello di Pablo Cambronero, che ha abbandonato Ciudadanos ma non ha rinunciato alla carica di deputato. Dopo le ultime defezioni, i parlamentari di Ciudadanos sono nove.

Anche la senatrice per Navarra, Ruth Goñi, ha reso noto che lasciava la militanza nel partito di Arrimadas. Ma, come spiega nella lettera pubblicata nel suo account in twitter, continuerà nel Parlamento “difendendo esattamente le idee per le quali” è stata votata. L’uscita di Goñi fa seguito all’espulsione da Ciudadanos del senatore Emilio Argüeso. Ciudadanos lo ha accusato di “aver offerto prebende a militanti del partito che abbandonassero Ciudadanos…”. Argüeso, a cui Ciudadanos ha chiesto le dimissioni da senatore, è considerato vicino a Fran Hervías, un altro senatore di Ciudadanos, il quale è passato al Partito Popolare. Il senatore espulso, comunque, potrà “presentare ricorso” all’organo di garanzia del partito.

Prosegue, quindi, la crisi del partito liberale Ciudadanos, dopo la dura sconfitta elettorale non ancora digerito di febbraio in Catalogna e lo smacco subito nella “Comunidad Autonóma” di Murcia. Ora la sua sopravvivenza, dopo gli errori strategici e i fiaschi elettorali precedenti, dipenderà dai risultati che otterrà il 4 maggio.

Redazione Madrid

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