Assistiti da medici base il 96% dei malati Covid

Vaccini ad assistiti da medici di base.
Vaccini ad assistiti da medici di base.

ROMA. – Sin dall’inizio in prima linea contro la pandemia, i medici di medicina generale sono stati i più esposti al rischio contagio. Grazie a loro il 96% dei malati Covid sono stati seguiti a casa propria, evitando così un ricovero in ospedale. Il loro servizio non si è mai fermato durante l’emergenza e ha visto aumentare a dismisura in questi mesi il carico di lavoro, oltre ai rischi per la salute. Rappresentano, infatti un terzo dei medici vittime della pandemia.

E’ dedicata a queste figure, perno della medicina territoriale, la Giornata nazionale della medicina generale, promossa per il 19 marzo dall’Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e Comunità (Assimefac).

Da sempre punto di riferimento del paziente, i medici di famiglia sono 45.000 in Italia. “E’ a loro che ci si rivolge in prima battuta – osserva Nunzia Placentino, presidente Assimefac – quando si ha un problema di salute”, sono “per definizione i più vicini al cittadino. Si occupano della salute in generale dei propri assistiti, in particolare di tutti i soggetti cronici e fragili che necessitano di controlli periodici per evitare scompensi delle loro patologie”.

A inizio pandemia costretti a lavorare senza adeguate protezioni, sempre a disposizione dei cittadini, non solo in questi mesi non si sono mai fermati, ma la mole del loro lavoro è aumentata a dismisura. “In media un medico di famiglia risponde in questo periodo dalle 50 alle 60 mail al giorno e ad altrettante chiamate, oltre a un centinaio di WhatsApp, più appuntamenti in ambulatorio”, spiega Pina Onotri, segretario del Sindacato Medici Italiani (Smi).

Oltre alla normale assistenza, si occupano anche in prima linea della gestione dell’attività Covid dai certificati alla prescrizione di tamponi, ma soprattutto con la presa in carico del paziente per impostare e seguire le terapie. In tutto questo l’attività ordinaria, non è mai venuta meno. Solo per la campagna vaccinale contro l’influenza abbiamo vaccinato 10 milioni di persone in 7 settimane”.

Questo loro essere in prima fila è stato pagato a caro prezzo. “Rispetto al totale delle vittime, i medici di medicina generale rappresentano oltre il 37% del totale”. Ovvero di 340 medici deceduti per Covid, 131 era medico di famiglia, 3 erano guardie mediche che garantiscono la continuità assistenziale negli orari notturni e festivi, mentre 4 erano medici del 118.

La prossima sfida è ora dare il proprio contributo per il piano vaccinale anti-Covid. L’istituzione della prima Giornata Nazionale della Medicina Generale, che vede come testimonial Mogol e ha il patrocinio della Cabina di regia Benessere Italia, intende contribuire ad orientare la popolazione all’adesione vaccinale.

Per questo Assimefac, offrirà indicazioni ai cittadini sull’efficacia dei vaccini, sugli eventuali effetti collaterali e controindicazioni nonché sulla veridicità e fondatezza di notizie acquisite per altre vie. Ma l’evento sarà soprattutto l’occasione, conclude Placentino, “per rinsaldare quel rapporto fiduciario tra il medico di famiglia e paziente” da cui partire per rilanciare la medicina sul territorio.

(di Livia Parisi/ANSA)

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