Calcio: Crotone fa soffrire la Lazio, risolve Caceido

Felipe Caicedo abbracciato dai compagni dopo aver seghanto il gol della vittoria sul Crotone.
Felipe Caicedo abbracciato dai compagni dopo aver seghanto il gol della vittoria sul Crotone. (ANSA)

ROMA. – Per battere il Crotone, alla Lazio, non basta ostentare una cifra tecnica superiore e motivazioni da Champions: serve il cuore. Anzi, ci vuole l’ennesima magìa di Caicedo, ancora una volta gettato nella mischia da Simone Inzaghi proprio nell’ultimo scorcio di partita e quantomai decisivo.

É stato l’attaccante a condannare un Crotone che Serse Cosmi ha mandato in campo con l’atteggiamento di chi non ha più nulla da perdere. La salvezza diventa sempre più un miraggio per i calabresi, che sono alla 20/a sconfitta in questa Serie A e restano fermi a 15 punti, ma provarci – almeno finché la matematica non emette il verdetto definitivo – non è illogico.

Simone Inzaghi, malgrado l’imminente impegno in Champions sul campo del Bayern “pigliatutto”, si affida ai titolarissimi: Patric torna in difesa, al fianco di Acerbi e Radu, mentre Marusic viene spostato ancora una volta sulla fascia sinistra.

Cosmi, in tribuna perché squalificato, propone Simy e Ounas in attacco, ma soprattutto una squadra apparentemente arroccata. La Lazio parte a testa bassa e già al 7′ Immobile trova un barco sulla sinistra, dopo un preciso lancio di Luis Alberto, e impegna Cordaz sul primo palo.

Il Crotone replica dopo 3′ con Messias che, dalla destra, di sinistro manda il pallone non lontano dal palo. É un presagio. Il pericolo scuote la Lazio, che si riporta in avanti e, al 14′, passa in vantaggio con Milinkovic-Savic:il serbo raccoglie di piatto destro un cross dalla sinistra di Radu e batte Cordaz.

La Lazio, a quel punto, cala un po’, invece di provare a chiudere il match, mentre il Crotone prende coraggio. La squadra calabrese comincia ad animare la propria manovra e perviene al pareggio prima della mezz’ora grazie a Simy: il nigeriano si libera di Acerbi e, dal limite dell’area, fulmina Reina.

La Lazio accusa il colpo, ma si riorganizza e, dopo qualche affanno, ritrova il vantaggio con un bel destro di Luis Alberto, che manda il pallone a insaccarsi nell’angolo basso dalla destra di Cordaz. Poco prima il portiere ospite aveva fermato una conclusione assai simile, ma meno angolata, dello spagnolo.

Nella ripresa non cambia il tema della partita, con la Lazio in avanti – nel tentativo di chiudere il match – e il Crotone sempre disposto al contropiede. Proprio in un’azione di rimessa la squadra di Cosmi guadagna un calcio di rigore con Messias, che finisce a terra in area dopo un contrasto con Fares.

Dal dischetto Simy è implacabile. Con questa doppietta l’attaccante diventa il nigeriano che ha segnato più gol in un campionato di Serie A (12): superato l’ex interista Obafemi Martins. Al 29′ la Lazio costruisce la più ghiotta delle palle-gol con il duo Luis Alberto-Milinkovic: il colpo di testa di quest’ultimo finisce di pochissimo a lato.

Il Crotone ricambia la cortesia con Rispoli che, lanciato da Simy (33′), solo davanti a Reina, calcia addosso al portiere. Ancora Milinkovic -Savic, al 34′, devia il pallone verso Cordaz che si salva d’istinto, gettando nello sconforto il centrocampista serbo.

Entra Caicedo e, ancora una volta, indossa i panni dell’uomo della provvidenza, togliendo all’84’ le castagne dal fuoco a Simone Inzaghi. L’attaccante raccoglie in area una conclusione senza pretese di Escalante e infila alle spalle di Cordaz per il 3-2 finale.

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