Tokyo Cio: per atleti disponibile il vaccino cinese

Il presidente del Cio Thomas Bach. EPA/Luca Piergiovanni

ROMA. – Tutti gli atleti che gareggeranno a Tokyo 2020, e ai Giochi invernali di Pechino 2022, potranno chiedere di essere immunizzati contro il Covid-19 grazie ad un vaccino messo a disposizione dalla Cina e acquistato dal Comitato olimpico internazionale.

L’annuncio è stato dato a Losanna nel corso della Sessione Cio dal presidente, Thomas Bach, rieletto ieri e deciso a garantire il massimo livello di sicurezza all’evento, al di là delle implicazioni politiche internazionali della mossa di Pechino.

Sottolineando che comunque nessuno degli undicimila atleti attesi sarà obbligato a vaccinarsi, Bach ha spiegato che “il comitato olimpico cinese si è offerto per mettere a disposizione dosi di vaccino aggiuntive per Tokyo e Pechino, noi le acquisteremo per i team”.

Bach non ha specificato in che modo l’offerta dovrebbe svilupparsi: “Può avvenire tramite partner internazionali o in Paesi in cui sono già in atto partnership con Pechino”.

Il n.1 del Cio ha detto che il Comitato aveva sottoscritto una dichiarazione sull’equità dei vaccini dell’Oms, chiedendo a tutti i Paesi di somministrare i vaccini entro il 7 aprile, e aggiunto che un numero “significativo” di squadre olimpiche “sono già state vaccinate.  La Russia, Israele, Danimarca, India e Ungheria, ad esempio, hanno già predisposto dei piani vaccinali specifici per i campioni di casa.

Quanto all’Italia, circa la metà della delegazione sarà vaccinata, facendo parte dei Gruppi sportivi militari e Corpi dello Stato. Tra loro c’è l’olimpionico del nuoto Gregorio Paltrinieri che si è detto comunque “super d’accordo” per il vaccino cinese: “Aspettavo una dichiarazione del genere, secondo me è molto importante”, afferma.  “Noi dei gruppi sportivi militari ci stiamo iniziando a vaccinare, ma è comunque un grande vantaggio per noi. Io lo farò di sicuro, ma penso tutti”.

“Comunque – ha concluso -, sono contento di quello che hanno detto Bach e il Cio. Sono sicuro che potrà servire anche a tanti altri Paesi”. Il presidente di Federnuoto, Paolo Barelli, ha chiesto al premier Draghi che il vaccino sia garantito non solo ai ‘militari’ ma a tutti gli atleti che rappresenteranno l’Italia.

Parlando sempre a Losanna, Bach ha comunque escluso che Tokyo possa rappresentare un rischio cluster, citando un dato: da settembre 2020 si sono svolti 270 campionati del mondo che hanno coinvolto più di 30.000 atleti: “Nessuno di questi eventi si è trasformato in uno spargitore di virus”, ha detto Bach, aggiungendo che non vi sono state conseguenze neanche per le popolazioni ospitanti. “È una prova chiara e ovvia”.

Bach ha ribadito che saranno “Olimpiadi sicure” e ha bollato come “speculazioni” ogni ipotesi di annullamento per una Olimpiade che già si profila ‘spectators free’, dopo gli annunci degli organizzatori del divieto di accesso agli stranieri e di probabile svolgimento della gare a porte chiuse.

In proposito, il ceo di Tokyo 2020, Toshiro Muto, parlando al Congresso, ha evocato un programma di rimborso biglietti in caso di chiusura totale delle gare al pubblico.

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