Biden parla alla nazione: “L’uscita dal tunnel è vicina”

Il presidente nordamericano, Joe Biden al pentagono. (ANSA)

WASHINGTON.  – “C’è una luce in fondo al tunnel scuro di questo ultimo anno”: Joe Biden vuole accendere la speranza di una normalità dietro l’angolo parlando alla nazione in diretta tv per commemorare in tono solenne il primo anniversario dell’inizio della pandemia.

Era l’11 marzo quando l’allora presidente Donald Trump tenne il suo controverso discorso al Paese dallo studio Ovale sospendendo i viaggi dall’Europa ma rassicurando gli americani che “il rischio è molto, molto basso”. Da allora gli Stati Uniti sono diventati il Paese col maggior numero di vittime e di contagi al mondo, rispettivamente 530 mila e 30 milioni.

Biden ha voluto ricordare il “sacrificio” di chi è morto e di chi ha visto la propria vita stravolta. Ma anche alimentare l’ottimismo senza abbassare prematuramente la guardia e tracciare i prossimi passi della sua amministrazione nella lotta al virus.

La speranza è agganciata ad una campagna vaccinale che la sua amministrazione ha saputo accelerare sia acquistando massicce quantità di dosi sia rafforzando il numero di vaccinatori e luoghi di inoculazione: sono già state distribuite 128 milioni di dosi e quasi 100 milioni sono state somministrate, con il 10% della popolazione completamente vaccinata.

Per spingerla ulteriormente gli ex presidenti, da Jimmy Carter a Barack Obama passando per George W. Bush e Bill Clinton, hanno lanciato uno spot con le rispettive ex first lady, mentre Donald Trump e Melania, pur essendosi vaccinati (lontani dalle telecamere) hanno snobbato l’iniziativa.

La svolta decisiva però arriverà dal piano di aiuti Covid da 1.900 miliardi di dollari, uno dei pacchetti di aiuti più grandi della storia americana: Biden ha anticipato ad oggi la firma, dopo l’approvazione dem al Congresso nonostante la compatta opposizione repubblicana.

Un new deal che secondo il Fmi “aumenterà il Pil americano fra il 5 e il 6% in tre anni” e aiuterà anche la ripresa mondiale, in un momento in cui gli Usa mostrano precoci segni di rilancio, come prova anche il calo delle richieste dei sussidi di disoccupazione festeggiato da Wall Street.

Ma è anche una manovra di forte impronta sociale, che potenzia il welfare e che potrebbe dimezzare la povertà. “Uno storico pacchetto legislativo che farà voltare pagina in questa pandemia, consegnerà aiuti immediati agli americani e farà ripartire la nostra economia”, ha insistito Biden, che ha suggellato così anche i suoi primi 50 giorni alla Casa Bianca, a metà strada dei fatidici 100 giorni in cui ha promesso di realizzare alcune delle priorità della sua agenda, tra cui la  stretta sulle armi approvata proprio oggi dalla Camera.

Un’agenda riformista che sta marciando velocemente e che potrebbe fare di un presidente poco carismatico ma molto pragmatico un presidente di successo.

Dopo aver mantenuto un low profile, il presidente intende ora aumentare la sua visibilità, con la prima conferenza stampa a tutto campo la prossima settimana e il suo primo discorso per lo State of Union davanti al Congresso nelle prossime settimane.

Nel frattempo scenderà in campo con le first lady e con la sua vice Kamala Harris per vendere il piano Covid agli americani. Consapevole che la sua presidenza e la sua eredità saranno giudicate dalla sua capacità di traghettare il Paese fuori dalla pandemia.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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