Calcio: Fonseca ritrova Shakhtar e Dzeko, “Edin c’è”

Cartello della partita Roma Shakhtar con il volto dei due allenatori Paulo Fonseca (S) e Luis Castro (D) faccia a faccia.
Cartello della partita di Europa League, Roma-Shakhtar Donetsk (elaborazione)

ROMA. – Il destino del calcio a volte sa essere beffardo, e deve averlo pensato anche Fonseca quando per due volte dalle urne di Nyon sono uscite le sue ex squadre.

Prima il Braga, ora lo Shakhtar negli ottavi di Europa League. Quasi a ricordare quello che è stato il percorso del técnico portoghese prima dell’approdo a Roma.

“Non mi piace affrontarle. Se avessi potuto scegliere non ci avrei giocato” ha detto quasi rattristato il tecnico. Soprattutto lo Shakhtar che, per tre anni della sua carriera, rievoca bei ricordi perché ha rappresentato una casa e una vetrina sul grande calcio europeo.

A far tornare il sorriso all’allenatore ci ha pensato la rifinitura: quasi a sorpresa recupera Dzeko. Il bosniaco, così come Ibanez, viene convocato, diventando un elemento in più per la panchina. Sono bastate due settimane al bosniaco per recuperare a tempo record dalla lesione all’adduttore, ma per partire titolare è ancora presto.

Al fianco del nove giallorosso, però, potrebbe finire anche Mayoral. Già, perché Fonseca sta pensando con insistenza da qualche giorno alla soluzione con il falso nove, promuovendo Mkhitaryan nella posizione di centravanti anche se il dubbio lo scioglierà solo all’ultimo.

In conferenza non ha voluto dare indicazioni di formazione perché come specificato “è vero che conosco bene lo Shakhtar, ma anche loro sanno le mie idee di calcio”.

Quello capitolino è comunque un Fonseca diverso e lo dimostra il modulo sul quale punterà anche in Europa League. Spazio ancora al 3-4-2-1 con Pau Lopez in porta e difesa composta dal terzetto Mancini-Smalling-Kumbulla. Anche sulle fasce pochi dubbi con Karsdorp a destra e Spinazzola a sinistra, mentre in mezzo Diawara e Cristante si giocano un posto vicino a Villar.

In attacco, ballottaggio Mkhitaryan-Mayoral con Pedro e Pellegrini alle spalle del centravanti. E proprio il capitano della Roma alla vigilia è stato chiaro: “Se vogliamo puntare in alto non c’è spazio per gli sbagli”. Il riferimento è a quegli errori individuali che soprattuto nei big match hanno pesato a sfavore dei giallorossi.

Il contratto poi non è una distrazione. In questi giorni Pinto ha parlato con l’entourage di Pellegrini e l’appuntamento per il rinnovo è fissato a fine stagione. “Il progetto dei Friedkin ha la mia stessa ambizione – ha spiegato il sette della Roma -. Mi rende felice farne parte”.

Parole che fanno piacere anche ai piani alti del club, così come quelle che dribblano le polemiche su alcuni attacchi recenti ricevuti sui social. Un altro dribbling, poi, è riuscito anche a tutta (o quasi) la squadra. Jesus è risultato positivo al Covid, ma da mercoledì scorso era già in isolamento per un contatto con un altro contagiato. Gli ultimi test sul gruppo squadra hanno dato esito negativo e dunque la concentrazione può andare solo sul primo ottavo di finale di Europa League. Vietato sbagliare.

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