Vaccini: Brasile chiede aiuto alla Cina per avere più dosi

Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile.
Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile. Archivio. (ANSA)

BRASILIA. – Il Brasile ha chiesto alla Cina di poter acquistare 30 milioni di dosi di vaccini anti-Covid a causa della mancanza di farmaci sufficienti per la popolazione del gigante sudamericano, dove finora risultano immunizzate 8,7 milioni di persone, di cui oltre il 70% con il farmaco ciñese CoronaVac.

“La campagna di vaccinazione nazionale rischia di essere interrotta per mancanza di dosi, vista la scarsità di oferta internazionale”, si legge nel documento consegnato all’ambasciata cinese a Brasilia, secondo quanto riporta Cnn Brasil.

“Il ministero della Salute sta cercando di stabilire un contatto con nuovi fornitori, in particolare quelli del laboratorio Sinopharm, il cui vaccino è di provata efficacia”, mprosegue il testo firmato dal colonnello Elcio Franco, viceministro della Salute.

Il governo federale sta quindi cercando di firmare un accordo per ricevere 30 milioni di dosi di vaccino BBIBP-CorV di Sinopharm nella prima metà di quest’anno. Ma i rapporti con Pechino sono ancora da ricucire, dopo che il deputato Eduardo Bolsonaro, figlio del presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, ha accusato lo scorso anno la “dittatura” cinese di “nascondere” i dati sull’emergenza coronavirus.

I sistemi sanitari nella maggior parte delle città più grandi del Brasile sono vicini al collasso a causa dei casi di Covid-19: è quanto emerge da un rapporto dell’istituto Fiocruz, riportato dalla Bbc.

Secondo l’istituto di Rio de Janeiro oltre l’80% dei letti delle unità di terapia intensiva sono occupati nelle capitali di 25 dei 27 stati del Brasile. Ieri il Paese ha registrato 1.972 morti per Covid, un nuovo record quotidiano.

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