ROMA. – Prenotazione, adempimenti burocratici e attesa tra la gente. Sergio Mattarella è stato vaccinato oggi all’ospedale Spallanzani di Roma seguendo le procedure e i tempi previsti per ogni cittadino. Solo un’indiscrezione ha rotto il completo riserbo che il Quirinale aveva voluto tenere su questo suo passaggio all’Istituto Spallanzani che si è svolto nel pieno rispetto delle norme vigenti, come ha spiegato il direttore sanitario, Francesco Vaia, che ha accolto il presidente della Repubblica per la prima dose del vaccino anti-Covid.
“Ancora una volta – ha raccontato Vaia – ha dimostrato di essere un grande presidente. E’ venuto da noi come un normale cittadino, ha fatto il percorso che normalmente fanno tutti. Ha fatto il vaccino, è rimasto 15 minuti in osservazione e poi è andato via. Come tutti”. “Non ha saltato nessuna procedura: dalla prenotazione alla firma del consenso informato, anamnesi , vaccinazione e osservazione”, ha assicurato.
Un percorso vaccinale normale quindi, ma lontano dalla luce dei riflettori, senza enfasi mediatica, come è nello stile di Mattarella. Niente foto a braccio scoperto durante l’inoculazione (come peraltro fatto da diversi leader in altre parti del mondo) ma solo una potente immagine diffusa dal Quirinale che lo ritrae seduto al centro della sala vaccinazioni, tra tanti altri, a gambe accavallate, composto e in attesa con la mascherina.
“Questa mattina il presidente Mattarella, quando è arrivato il suo turno, ha fatto il vaccino anti Covid allo Spallanzani insieme a tanti nostri concittadini. Una forte immagine di voglia di normalità, di vita, di riscatto per l’Italia”, ha commentato Nicola Zingaretti interpretando il sentimento diffuso della politica che unanimemente apprezzato la scelta del capo dello Stato.
Nessuna fuga in avanti da parte di Mattarella che ha atteso il proprio turno e si è recato in un centro autorizzato per una vaccinazione che ha sempre considerato indispensabile. E che ha sponsorizzato in tempi non sospetti quando forte era l’offensiva no-Vax nel Paese: “vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere”, disse.
Già alla fine dello scorso anno il presidente aveva fatto sapere che certamente lo avrebbe fatto, che si “sarebbe vaccinato appena possibile”. Ma, aveva precisato, “solo dopo le categorie a rischio maggiore che debbono avere la precedenza” .
E così è stato. Sergio Mattarella infatti è nato nel 1941 e da poco è entrato nella lista dei vaccinabili della regione Lazio. Al presidente è stata somministrata una dose di vaccino Moderna così come previsto dal protocollo dello Spallanzani per le persone che hanno la sua età.
(di Fabrizio Finzi/ANSA)
