Kamala Harris: “Per le donne ancora non funziona”

Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti
Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti. (Ansalatina)

BRUXELLES. – “Per le donne il nostro mondo non funziona ancora come dovrebbe”. Kamala Harris, la prima vicepresidente donna americana, interviene alla plenaria del Pe in occasione dell’8 marzo per lanciare la sua denuncia che suona come un appello a fare di più per una maggiore presenza femminile nei processi decisionali. Come ha fatto anche la premier neozelandese Jacinda Arden, con un suo videomessaggio.

“Ho parlato con i membri del parlamento europeo per mettere in evidenza l’importanza di essere uniti per costruire un mondo che funziona per le donne”, ha sottolineato Harris mentre anche la presidente Ue, Ursula Von der Leyen – prima donna a guidare la Commissione – le faceva eco rimarcando le ancora troppe diseguaglianze, anche in termini salariali.

Diseguaglianze che si stanno acuendo con la pandemia, mettendo a rischio decenni di progressi nella lotta per i diritti delle donne, ha sottolineato il presidente del Pe, David Sassoli, invitando tutti i Paesi Ue a ratificare la Convenzione di Istanbul e l’Unione europea a rendere la violenza contro le donne un reato a livello comunitario.

Rimuovere gli ostacoli, ma anche fermare la violenza di genere sono stati i temi centrali degli interventi in quella che è stata una giornata segnata più dall’impegno politico che dalla retorica.

Un obiettivo che l’esecutivo comunitario ha raggiunto nella sua composizione interna con la presenza di donne fra i posti di comando, come la von der Leyen o la commissaria danese, titolare del dossier sulla concorrenza, Margrete Vestager. Passando per Christine Lagarde alla testa della Bce. Posti di comando che però non si riflettono in tutti gli angoli della società.

“Oggi il tasso di occupazione delle donne è del 67%, quello degli uomini è del 78% e questo gap è inaccettabile”, ha osservato von der Leyen ricordando che Bruxelles si è posto un nuovo obiettivo per l’Europa: “ridurre della metà il divario occupazionale affinché a fine di questo decennio il 78% di entrambi i generi sia occupato”.

Lavoro e non solo. Nel suo video intervento la numero due della Casa Bianca ha chiesto che sia garantita la “sicurezza delle donne a casa e in ogni comunità”, in modo che possano accedere ad “un’assistenza sanitaria di alta qualità e che le esigenze sanitarie specifiche delle donne possano essere affrontate adeguatamente”.

Harris ha poi reputato essenziale “lavorare insieme per promuovere quei principi che rafforzano le democrazie: responsabilità e trasparenza, stato di diritto e diritti umani”.

(di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)

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