Donne che con il loro sudore hanno lasciato il segno nello sport

CARACAS – L’8 marzo è noto per essere la festa della donna. In realtà parlare di festa è improprio: questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, dunque è più corretto parlare di giornata internazionale della donna.

Per conmemorare questa giornata, vogliamo ricordare alcune (la lista sarebbe lunghissima) delle donne che hanno e che stanno lasciando il segno nel mondo dello sport.

Iniziamo con Nadia Comaneci, una delle bimbe prodigio dello sport. A soli 14 anni, nei Giochi Olimpici di Montreal 1976, segna la storia con un’esibizione mai vista prima alle parallele asimmetriche. Quando finisce il suo esercizio sul tabellone si accende il voto 1. Nessuno capisce come sia possibile, per quell’esercizio meraviglioso. Ma quell’1 è il solo modo in cui la giuria può esprimere il 10, visto che la numerazione digitale arriva solo a 9.99 ma non contempla la perfezione. Nadia Comaneci è questo, la perfezione.

Nel mondo del tennis una donna che ha segnato la storia é Steffi Graf. La tedesca é l’unica nella storia di questo sport a conquistare il Grande Slam e l’oro olimpico nello stesso anno, per la cui impresa fu coniata appositamente l’espressione “Golden Slam”. La campionessa tedesca ha dominato in lungo e in largo la scena per un decennio intero, dalla fine degli anni ‘80 alla fine degli anni ‘90, conquistando complessivamente 107 titoli in carriera.

Nel baseball, una delle donne che ha lasciato il segno è Dorothy Kamenshek. Cominciò a giocare come esterno nel campionato dilettantistico di softball e all’età di 17 anni entrò nelle Rockford Peaches, squadra di baseball femminile con cui militò per 8 stagioni consecutive vincendo 5 titoli dell’All-American Girls Professional Baseball League (AAGPBL) e per ben 7 volte entrò nell’All-Star.

Danika Patrick é la donna di maggior successo nella storia dei campionati automobilistici statunitensi; è stata l’unica donna a vincere una gara della IndyCar Series, la Indy Japan 300 del 2008. Detiene i migliori risultati ottenuti da una donna nella 500 Miglia di Indianapolis e nella Daytona 500, rispettivamente 3º ed 8º posto. È inoltre l’unica donna ad aver conquistato una pole position in una gara NASCAR, ottenuta proprio nella Daytona 500 del 2013.

Nel calcio ci sono stelle come la brasiliana Marta, la statunitense Alex Morgan,  la venezuelana Deyna Castellanos, la nostra Martina Rosucci e tante altre.

Ci sono diverse italo-venezuelane che hanno lasciano il segno nello sport.

Se parliamo di donne nello sport troviamo Josefa Idem. Campionessa mondiale e olimpica nella specialità del K1 (kayak individuale). Nella sua ventennale carriera ha vinto 38 medaglie tra Giochi olimpici, mondiali ed europei. Ha partecipato a 8 edizioni delle Olimpiadi, ininterrottamente dall’edizione di Los Angeles 1984 a quella di Londra 2012. Nelle prime due Olimpiadi ha rappresentato la Germania Ovest vincendo un bronzo, nelle altre l’Italia con 1 oro, 2 argenti e 1 bronzo. È l’atleta femminile con più giochi olimpici disputati in assoluto.

Flor Isava ha rappresentato il Venezuela nell’ippica in diverse gare a livello internazionale. Nel 1947 fu tra i fondatori Federación Venezolana de Deportes Ecuestre. Nel 1964 era entrata nel Comité Olímpico Venezolano e nel 1971 é stata una delle prime ad entrare nella Hall of Fame dello sport venezuelano. É stata anche vicepresidente della Croce Rossa Venezuelana.

La ciliegina sulla torta di questa prestigiosa carriera é che Flor Isava diventa la prima donna, insieme alla finlandese Pirjo Haeggmann, ad entrare nel Consiglio Direttivo del COI.

L’italo-venezuelana Patrizia Tacconi nel suo curriculum vanta di essere la prima venezuelana ad aver scalato il Cho-Oyu, la sesta vetta più alta del mondo. Il nome di questa montagna, che fa parte della catena dell’Himalaya ed è situato circa 20 km ad ovest dell’Everest, in lingua locale significa “la Dea Turchese”.

Maria Elena Giusti dopo aver assaporato per due volte la gloria di partecipare ai giochi olimpici è diventata un simbolo di perseveranza e una sorta di patrimonio nazionale, un vero modello da seguire. Nella sua prima partecipazione (Seul ’88) ottenne un tredicesimo posto, grazie ai suoi 169,333 punti. Superandosi quattro anni dopo a Barcellona con un nono posto (178,813 punti). Nei giochi disputati in Catalogna ebbe anche l’onore di essere la portabandiera durante la ceremonia d’apertura.

C’é anche Paola Ruggiero che ha mostrato il suo talento in vasca e nelle diverse passerelle in giro per il mondo. L’italo-venezuelana ha vinto il Miss Venezuela nel 1983.

In questa speciale lista non può mancare un pezzo da novanta come Yulimar Rojas che nella sua giovane carriera ha messo in bacheca tantissimi primati e la medaglia di argento conquistata a Rio nel 2016. Queste sono solo alcune di queste donne che hanno lasciato il segno nel mondo dello sport.

(Fioravante De Simone / Redazione Caracas)

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