Alitalia: domani d-day con Vestager, alleanze forti

Un aereo Alitalia prende il volo.
Un aereo Alitalia prende il volo. (ANSA)

ROMA.  – Giorno della verità domani sul futuro di Alitalia e della newco Ita: i ministri dell’Economia Daniele Franco, delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, avranno il tanto atteso confronto in video conferenza con la Commissaria Ue per la Concorrenza Margrethe Vestager, che da sempre chiede una “vera discontinuità economica” tra la vecchia compagnia di bandiera e la nuova.

“Su Alitalia risponderò dopo aver parlato con la collega Vestager, domani mattina”, ha detto Giorgetti, durante una conferenza stampa sui vaccini al Mise col commissario Ue al mercato interno Thierry Breton, a chi gli chiedeva qualche dettaglio sul dossier.

“Abbiamo ereditato dal precedente governo un piano che è continuamente aggiornato e rivisto e che debe essere negoziato nel suo sviluppo con la Commissione europea e con l’amministrazione straordinaria. Saremo più precisi domani”, ha aggiunto il nuovo inquilino del dicastero di Via Veneto.

É ferma la volontà del governo di andare avanti col piano Ita e di avere quindi una nuova compagnia di bandiera. “Abbiamo bisogno di un vettore nazionale forte con sostenibilità sociale ed anche economica che possa fare accordi con altri ma da una posizione di forza e di chiarezza”, ha spiegato Giovannini.

Ed ha sottolineato che, aldilà dei problemi causati dalla pandemia a tutto il settore aereo,  “Alitalia ha un problema strutturale di posizionamento rispetto ad altri operatori” per cui “dobbiamo sbloccare questa situazione anche attraverso il negoziato con Bruxelles”.

Ma negli ultimi aggiornamenti del piano industriale i numeri si sono ridotti rispetto a quelli presentati a dicembre dai vertici della newco, Francesco Caio e Fabio Lazzerini: la flotta, inizialmente di 52 aerei, dovrebbe scendere a 45-48 aerei e di conseguenza, i 5.200-5.500 dipendenti previsti in un primo tempo dovrebbero calare in un range tra 4.500 e poco più di 5 mila dagli attuali 10.500.

Sul fronte delle future alleanze della newco, continua a circolare il nome di Lufthansa ma la società smentisce tutte le indiscrezioni.

“Non abbiamo cambiato la nostra posizione”, ha affermato l’amministratore delegato, Carsten Spohr, sottolineando: “Cooperazione commerciale assolutamente sì, siamo il primo vettore a lungo raggio e l’Italia è il nostro mercato più importante dopo gli Usa, ma investimento chiaramente no”. Il numero uno del gruppo tedesco ha quindi voluto chiarire che “sono solo i media italiani che riportano l’interesse” di Lufthansa per Alitalia. Nel frattempo il gigante tedesco archivia il 2020 in profondo rosso a causa della pandemia.

L’anno nero di Lufthansa si chiude infatti con una perdita record di 6,7 miliardi di euro e un fatturato crollato del 62,7% a 13,8 miliardi. Per l’intero 2021 il gruppo prevede una capacità di offerta del 40-50% rispetto al 2019, mentre nel 2020 l’offerta è stata del 21%.

“É stato un anno difficile”, ha detto Spohr in una conference call con gli analisti. “Ma una cosa è certa: il traffico aereo continuerà ad essere essenziale per il futuro perché senza di noi il mega-trend della globalizzazione è semplicemente impossibile”, ha sottolineato, indicando però che in futuro il gruppo Lufthansa “sarà più piccolo, più agile, più focalizzato e più sostenibile”.

(di Alfonso Abagnale/ANSA)

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