Alitalia: si stringe su dossier, settimana cruciale

Facciata di Palazzo Chigi, sede del governo.
Facciata di Palazzo Chigi, sede del governo. (Ufficio Stampa Palazzo Chigi)

ROMA. – Il governo accelera sul dossier Alitalia. L’aggravarsi dell’emergenza liquidità per le casse della vecchia compagnia e l’urgenza di non ritardare il decollo di Ita, ha reso il tema non più rinviabile. E l’esecutivo ha ripreso in mano le redini della questione, rimasta in stand by anche per la crisi di governo, con l’obiettivo di fare presto.

Tanto che dopo la prima riunione di sabato, il presidente del consiglio Mario Draghi è tornato oggi a confrontarsi con i ministeri competenti. L’obiettivo è mettere a punto la soluzione per uscire dall’impasse da presentare nell’incontro con la commissaria europea Margrethe Vestager, previsto venerdì.

La settimana che si apre si prennuncia dunque decisiva. Il premier Draghi, che è in campo in prima persona, è tornato oggi ad incontrarsi a Palazzo Chigi con i ministri dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, dell’economia Daniele Franco, delle infrastrutture Enrico Giovannini e anche del lavoro Andrea Orlando (new entry rispetto alla riunione di sabato).

L’incontro, durato circa un’ora, è stato interlocutorio e si è chiuso con l’obiettivo di riaggiornarsi a breve, probabilmente nei prossimi giorni. Probabile che un nuovo round venga convocato prima della call di venerdì con Bruxelles, cui parteciperanno Giorgetti, Franco e Giovannini.

Le priorità dell’esecutivo sono di far volare Ita con proprie forze e di fornire garanzie occupazionali ai lavoratori. Ma prima di questo, il grande nodo da sciogliere è decidere come effettuare il trasferimento degli asset dalla vecchia compagnia alla nuova Ita. Su questo l’Europa chiede una chiara discontinuità. Tra le ipotesi, che però al momento non trovano conferma, circola quella della vendita con trattativa diretta del ramo “aviation”, con l’affitto temporaneo degli altri asset prima di metterli a gara.

I prossimi giorni saranno dunque cruciali per definire la soluzione da presentare alla commissaria Vestager. E dietro le quinte si spera anche che il dialogo con Bruxelles venga favorito dall’autorevolezza di cui gode Draghi in Europa.

Intanto sono stati pagati oggi ai dipendenti Alitalia gli stipendi di febbraio, come comunicato nei giorni scorsi dal commissario Giuseppe Leogrande: buste paga arrivate in ritardo per le difficoltà di cassa, che senza l’ok Ue agli ultimi 55 milioni dei ristori Covid rischiano di ripresentarsi a marzo.

Un’accelerazione si è avuta nel week end anche sul fronte Inps, che ha erogato le indennità: si tratta però di quelle relative solo al mese di novembre; i ritardi permangono e per questo i sindacati hanno protestato oggi con un presidio davanti agli uffici dell’Istituto. Il tema dell’Alitalia è stato affrontato anche nel corso del primo confronto avuto oggi tra i sindacati e il nuovo ministro Giovannini: sul tavolo tutti i nodi del settore dei trasporti, con l’impegno reciproco ad avviare sulle varie tematiche un confronto costante, con incontri a cadenza quindicinale.

(di Enrica Piovan/ANSA)

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