Europa League: il Napoli cade a Granada, ora serve l’impresa

Yangel Herrera e Robert Kenedy festeggiano il gol dell'1-0 del Granada sul Napoli in Europa League.
Yangel Herrera e Robert Kenedy festeggiano il gol dell'1-0 del Granada sul Napoli in Europa League.. EPA/Miguel Angel Molina

GRANADA. – Il solito Napoli molle, svagato degli ultimi tempi esce sconfitto per 2-0 sul campo del Granada e mette seriamente a rischio la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. La prossima settimana al ‘Maradona’ ci vorrà un’impresa per ribaltare la situazione, ma per il Napoli visto questa sera in Spagna la gara di ritorno sembra una montagna da scalare, tale e tanta è la pochezza tecnica, tattica e soprattutto agonistica evidenziata dalla squadra di Gattuso.

La sconfitta non è neppure figlia delle nove assenze che pure in qualche modo devono aver pesato sul rendimento della squadra. Ma lo scivolone con gli spagnoli deriva dalle solite clamorose distrazioni della difesa accompagnate da un atteggiamento senza ardore e punteggiato da una serie continua di errori tecnici clamorosi commessi in mezzo al campo un po’ da tutti i protagonisti della partita.

E questi errori non solo interrompono i tentativi dei partenopei, sia pur lenti e compassati, di avvicinarsi alla porta di Rui Silva, ma mettono anche gli spagnoli in condizioni di ribaltare rapidamente l’azione e di puntare a gran velocità verso Meret. Osimhen rimane isolato in avanti e non riceve mai un pallone giocabile, Politano è un pesce fuor d’acqua, guardato a vista e ridotto com’è all’impotenza dal suo avversario diretto, Neva.

Sul lato opposto Insigne, colpito duro dopo qualche minuto di gioco, è in difficoltà fisiche e tattiche e non solo non riesce mai ad incidere ma si deve sforzare anche per dare una mano a Mario Rui che deve contenere sia Kenedy che il fluidificante e pericolosissimo Foulquier.

E poi ci sono i soliti passaggi indietro a caratterizzare il gioco di una squadra che appare senza identità, senza nerbo, senza carattere. Le trame offensive degli azzurri arrivano al massimo a superare la linea del centrocampo, poi c’è un blocco, l’azione si ferma e cominciano i retropassaggi fino addirittura a ritornare nell’area di rigore di Meret.

Questa che è una caratteristica che la squadra si porta dietro sin dall’inizio della stagione è particolarmente acuita in questa serata in cui il Granada che non ha una difesa particolarmente solida, potrebbe essere attaccato con più coraggio e con velocità, sfruttando le linee verticali.

I gol della vittoria dei padroni di casa arrivano nel primo tempo in rapida successione. Al 19′ c’è un traversone da destra di Kenedy sul quale irrompe Herrera che anticipa Di Lorenzo e insacca con un colpo di testa. Due minuti dopo il Granada parte in contropiede sfruttando una pessima giocata offensiva di Politano. Machis serve sulla sinistra Kenedy che insacca con un tiro in diagonale.

Insomma per il Napoli è un’altra serata da dimenticare. Giovedì prossimo servirà un miracolo ma difficilmente potranno arrivare rinforzi per i protagonisti di questa infelice serata, perché tra infortuni e contagi da Covid la situazione continua ad essere di piena emergenza.

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