Cortina: Paris e Innerhofer, caccia al podio SuperG

Dominik Paris esulta a fine discesa nella pista di Garmisch.
Dominik Paris esulta a fine discesa nella pista di Garmisch. Archivio. Archivio.ANSA)

CORTINA D’AMPEZZO. – A Cortina si cambia ancora. Il meteo non dà tregua e costringe gli organizzatori a continue rimodulazioni del programma. Il SuperG maschile, originariamente previsto per domani alle 13, sulla pista Vertigine, è stato rinviato a giovedì alle 11,30; è stato modificato anche l’orario di partenza del SuperG femminile.

Le donne dovrebbero infatti aprire i battenti della rassegna iridata domani alle 13 (invece delle 10,30), per la prima gara ufficiale del Mondiale italiano di sci alpino.

“I programmi sono un po’ cambiati, sfruttiamo queste ultime ore per gli allenamenti: non sono ancora al top, ma posso dire di essere in crescita – racconta, partecipando all’inaugurazione di Casa Italia Collection, l’azzurro Dominik Paris -. Spero di riuscire ad ‘aggiustare’ ancora qualcosa: in gara si cerca di dare il meglio, sperando poi di arrivare sul podio. In discesa la vittoria a Garmisch mi ha dato tanta fiducia e, soprattutto, belle sensazioni; mi sono divertito di nuovo e sono tornato veloce. Ho acquisito maggiore fiducia. Per ora in discesa meglio che in SuperG, ma adesso dobbiamo capire bene la pista, individuare dove si può fare la differenza. Si spera che esca qualcosa di bello”.

La fiducia non manca, nel clan azzurro, l’ambizione si miscela con la concreta possibilità che il bottino possa essere ricco di metalli pregiati, nel segno delle performance offerte in Coppa del mondo. I Mondiali, però, sono una sfida a sé.

“Sono passati 14 anni dalla mia prima rassegna iridata e se sono ancora in giro è solo perché mi piace sciare, allenarmi 360 giorni all’anno, mi piace la competizione. Lo faccio molto volentieri e mi fa piacere essere qui. La fiducia c’è e questo è importante. Con l’impegno, si sa, primo o poi si arriva su certi livelli. Ci vuole pazienza e lavoro. Alla fine i risultati arriveranno”.  Parole di Christof Innerhofer, atleta severo e rigoroso, che prepara ogni appuntamento con una meticolosità invidiabile. Figurarsi un Mondiale a Cortina.

“Ho avuto un problema con i materiali, poi ho risolto – aggiunge -: a Bormio ho visto che c’era qualcosa che non andava. Solo una volta in 15 anni ero arrivato fuori dai 30, non è una cosa normale per come sono abituato io. Due giorni dopo mi era tutto chiaro. Non mi serviva il gigante, mi servivano solo le gare, l’atmosfera della competizione. Non ho vinto come ha fatto Dominik, ma mi ha fatto piacere tornare tranquillo. Mi sono sentito più sereno dopo avere capito cosa non andava”.

Al Paris del 2019, il Paris attuale confessa che ‘ruberebbe’ “la scioltezza”. Innerhofer, invece, ammette che gli sono “mancati pochi centesimi per salire sul podio”. “Arrivare quarto o quinto, per me, sarebbe stata la stessa cosa – le sue parole -: quel che contava era sciare bene e divertirmi. Con i centesimi una volta gira male e una volta bene: quel che conta è esserci. Qual è il segreto della mia longevità? Quando un atleta diventa più vecchio e non vuole smettere, capisci davvero la sua passione da giovane. Tanti, prima o poi, smettono, ma chi ha davvero passione, no. Come me e Valentino Rossi. Mai sottovalutare i vecchi”.

(di Adolfo Fantaccini/ANSA)

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