La mossa dei dem: “Trump venga a testimoniare”

Il Presidente Donald J. Trump.
L' ex presidente Donald J. Trump EPA/Oliver Contreras

WASHINGTON.  – Donald Trump deve venire a testimoniare sotto giuramento. É l’ultima mossa dei democratici a meno di una settimana dall’avvio del processo per impeachment che si svolgerà nell’aula del Senato americano.

La richiesta dei manager dell’accusa è contenuta in una lettera recapitata direttamente all’ex presidente nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, e inviata anche al suo team di legali.

Nella missiva si insiste sul fatto che Trump abbia il dovere di spiegare di persona davanti alla corte i fatti che gli vengono imputati, soprattutto alla luce della linea della difesa. I suoi avvocati infatti non solo hanno respinto l’accusa di “istigazione alla rivolta” appellandosi alla libertà di parola, ma hanno definito il voto del Senato sull’impeachment “incostituzionale” e senza alcun valore nei confronti di un ex presidente.

Intanto la Smartmatic, un’azienda tecnologia che si occupa di operazioni di voto, ha avviato una maxi causa legale contro Fox News, alcuni dei suoi volti più noti e contro alcuni dei legali e degli alleati di Trump accusandoli di diffamazione. Avrebbero infatti diffuso notizie false dopo le presidenziali americane sostenendo teorie cospirazioniste che vedrebbero la Smartmatic coinvolta nel furto delle elezioni ai danni dell’ex presidente.

Una “campagna di disinformazione”, insomma, che ha messo a rischio la sopravvivenza stessa dell’impresa, portata avanti – si accusa – da un’anchorwoman come Maria Bartiromo e da personaggi come Rudolph Giuliani e la controversa avvocatessa complottista Sidney Powell.

Le teorie del complotto rischiano poi di segnare la carriera politica della neodeputata Marjorie Taylor Green, sostenitrice di QAnon e di Trump. Green e infatti destinata ad essere rimossa da tutti i suoi incarichi in Congresso, dopo aver tentato una difesa poco credibile in aula alla Camera, con una improbabile retromarcia su alcune delle sue dichiarazioni più controverse.

“Le sparatorie nelle scuole sono reali e gli attentati dell’11 settembre 2001 sono assolutamente accaduti”, ha detto dopo aver sostenuto più volte il contrario. I leader repubblicani in Congresso l’hanno graziata, senza alcuna misura disciplinare, ma i democratici no, definendola ipocrita e votando a favore di una punizione anche per essersi resa protagonista in passato e di recente di post razzisti e antisemiti.

L’ultima umiliazione per Trump, intanto,  la decisione delle autorità di West Palm Beach che gli hanno revocato il permesso per il “parcheggio” del suo elicottero, concessogli da presidente. Ora l’elisuperficie sarà rimossa e The Donald dovrà raggiungere la sua residenza nel traffico, come qualunque comune cittadino.

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