Papa Francesco: “Basta indifferenza, o fratelli o crolla tutto”

Papa Francesco e Ahmed al-Tayeb.
Papa Francesco e Ahmed al-Tayeb. ANSA/LUCA ZENNARO

CITTA DEL VATICANO. – “Oggi la fratellanza è la nuova frontiera dell’umanità. O siamo fratelli o ci distruggiamo a vicenda. Oggi non c’è tempo per l’indifferenza. Non possiamo lavarcene le mani, con la distanza, con la non-curanza, col disinteresse. O siamo fratelli o crolla tutto”.

Con queste parole Papa Francesco ha celebrato la Prima Giornata Internazionale della fratellanza umana, prendendo parte ad un incontro virtuale. La fratellanza è “la frontiera sulla quale dobbiamo costruire; è la sfida del nostro secolo, è la sfida dei nostri tempi”. Papa Francesco ha ringraziato il Grande Imam Ahmed Al-Tayyeb per il “coraggio” nel perseguire il cammino comune e per la “vera fratellanza”.

“Fratello mio, amico mio, mio compagno di sfide e di rischi nella lotta per la fratellanza, Grande Imam Ahmed Al-Tayyeb, che ringrazio per la compagnia nel cammino per la riflessione e la redazione del documento che è stato presentato due anni fa”, ha detto il Papa.

“Mio fratello Papa Francesco, amico sulla via della fraternità e della pace”, ha risposto il Grande Imam di Al-Azhar, punto di riferimento mondiale per l’islam sunnita. E ora la speranza di molti è quella che una analoga iniziativa – come la firma del documento sulla Fratellanza Umana ad Abu Dhabi nel 2019 – possa esserci anche con gli sciiti, con un possibile incontro tra Papa Francesco e Ali Al-Sistani, nel corso del prossimo viaggio del Pontefice in Iraq, in agenda la prima settimana di marzo.

Nella cerimonia virtuale di oggi, organizzata dallo sceicco Mohammed Bin Zayed ad Abu Dhabi, si è svolta l’assegnazione del Premio Zayed 2021 al segretario generale dell’Onu, Antonio Guteress, e a Latifa Ibn Zaiaten, che in Francia è riuscita a trasformare il dolore della morte di un figlio, ucciso in un attacco terroristico, in gesti d’amore, aiutando tanti giovani nelle carceri e nelle scuole a cambiare strada.

“E’ un riconoscimento per il lavoro che le Nazioni Unite fanno ogni giorno – ha spiegato Guterres – per promuovere la pace e la dignità umana. Viviamo in tempi difficili con la minaccia della pandemia, dei cambiamenti climatici, le minacce di guerre, per l’estremismo, la violenza, la discriminazione soprattutto religiosa”.

Per il segretario dell’Onu si possono vincere queste sfide “spingendo l’umanità verso l’unità nel dialogo per la pace”. A introdurre i vincitori del premio Zayed è stata Leymah Gbowee, liberiana, Premio Nobel per la pace nel 2011.

(di Manuela Tulli/ANSA)

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