Crisi di Governo: Conte apre a Draghi. Consultazioni al via

Mario Draghi al tavolo delle consultazioni con i partiti
Mario Draghi al tavolo delle consultazioni con i partiti. (ANSA)

ROMA. – Sembra spianarsi la strada per il governo guidato da Mario Draghi al punto che anche al Colle si registra “un moderato ottimismo”. Poco prima dell’avvio delle consultazioni, che dureranno da oggi pomeriggio fino a sabato, Giuseppe Conte esce dal silenzio degli ultimi giorni e apre al premier incaricato.

Dietro ad un tavolino improvvisato davanti Palazzo Chigi, il premier dimissionario ringrazia il Capo dello Stato e chiarisce il suo ruolo: “Ieri ho incontrato Draghi: un colloquio lungo, molto aperto al termine del quale gli ho fatto gli auguri di buon lavoro. Mi descrivono come un ostacolo, evidentemente non mi conoscono o parlano in mala fede. I sabotatori cerchiamoli altrove”.

Una mano tesa accompagnata da un ‘consiglio’: “Le urgenze del Paese richiedono scelte politiche, non possono essere affidate a squadre di tecnici”, è convinto Conte sostenendo la necessità di un governo politico. Parole che rasserenano lo scenario e che sembrano anche un’indicazione per M5s per il quale, garantisce il premier dimissionario, “ci sono e ci sarò”.

D’altra parte che le cose si muovano e molto dentro il Movimento è segnalato da due interventi di peso. Luigi Di Maio, pur comprendendo “gli umori” del movimento, ritiene che sia “un dovere ascoltare Draghi” e chiede una prova di maturità: “Non abbiamo cercato noi lo stallo” ma “è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese”.

E Beppe Grillo avrebbe detto ai 5s di sedersi al tavolo del confronto per rispetto al Colle ma anche per difendere l’agenda Conte.

Si delineano le posizioni anche su un altro fronte molto in subbuglio. Il centrodestra andrà alle consultazioni diviso. Silvio Berlusconi trae il dado e si schiera con l’ex presidente della Bce. “La scelta del Presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane”, è l’endorsement del Cav.

Il solco con gli alleati è ormai segnato. “E’ meglio che ognuno dica liberamente quello che ha in testa”, prende atto il leader leghista.

(di Cristina Ferrulli/ANSA)

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