Zaki in carcere altri 45 giorni, l’Italia “delusa”

Striscione di Amnesty Bologna con il volto dello studente Patrick Zaki avvolto da filo spinato, chiendendo la sua liberazione. (Ansa)
Striscione di Amnesty Bologna, per la liberazione di Patrick Zaki nella campagna Amnesty #FreePatrick. ANSA/US AMNESTY

IL CAIRO. – Patrick Zaki resta in carcere per altri 45 giorni. La conferma, già scontata ieri sera, della decisione presa dai giudici egiziani di lasciarlo per un altro mese e mezzo nella cella di Tora rimbalza in Italia tra la delusione e la rabbia. Con la Farnesina che parla di “disappunto” per l’esito dell’udienza.

E tutta la rete mpro-Patrick pronta ad una mobilitazione ad oltranza, anche a mlivello europeo, fin quando lo studente egiziano dell’università mdi Bologna non verrà scarcerato e prosciolto dall’accusa di mpropaganda sovversiva basata solo su dieci post Facebook neanche chiaramente attribuibili a lui.

La decisione di prorogare la detenzione di Zaki, resa nota prima dai media egiziani che dai suoi legali è “scandalosa”, tuonano gli attivisti del gruppo “Patrick libero”, sottolineando mche le udienze sono “una farsa” inscenata da una corte “che non prende sul serio la difesa” del 29enne.

Dal Ministero degli Esteri, a Roma, si registra intanto “profonda delusione e disappunto”: “E’ l’unico caso giudiziario in Egitto – ricordano fonti della Farnesina – che viene costantemente monitorato da un gruppo di Paesi stranieri” nell’ambito di un programma Ue (anche ieri, ad esempio, in aula c’era un diplomatico italiano).

Farnesina e Ambasciata d’Italia al Cairo continueranno a “seguire da vicino” la vicenda e a condurre la propria “azione di sensibilizzazione” delle autorità egiziane a livello bilaterale e “internazionale”.

E dall’Europa il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo auspica “un’iniziativa coordinata” di Paesi Ue “anche a livello di sanzioni per chiedere all’Egitto libertà e mgiustizia per Patrick”. Mentre la senatrice Michela Montevecchi, mcomponente della commissione Diritti Umani, ha detto che serve “verificare e documentare le condizioni di detenzione di Patrick” in carcere affinché possano essere valutate ulteriori iniziative”.

In attesa di un coordinamento europeo e visite a Tora, mAmnesty international Italia ha avvertito che proseguirà la mpropria campagna in favore dello studente dell’Alma Mater bolognese: fra l’altro con un evento online di 12 ore fino a mezzanotte – “Voci per Patrick” – cui parteciperanno 140 artisti mtra cui Marina Rei l’8 febbraio, a un anno esatto dall’arresto ufficiale del giovane.

Sempre lunedì è previsto un evento online dell’Università di Bologna per presentare al capo dello Stato, Sergio Matarella, le città italiane che hanno mostrato attenzione per Zaki conferendogli il titolo di cittadino onorario.

(di Rodolfo Calò/ANSA)

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