Rc auto prosegue effetto Covid, polizze ancora giù

File di auto sull'autostrada.
File di auto sull'autostrada. (ANSA)

ROMA. – La discesa dei prezzi è cominciata già da molti anni ma l’assenza di traffico provocata dall’effetto Covid ha impresso un’accelerazione nella riduzione dei costi dell’Rc auto che, nel terzo trimestre dell’anno, sono scese ad una media di 389 euro con un calo del 5%, circa 20 euro, rispetto all’anno precedente.

E, tendenza da sottolineare, si riduce la differenza dei prezzi, sempre molto accentuata, tra Nord e Sud. É quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dall’ Ivass, relativi al terzo trimestre del 2020. Dai quali però risulta anche una ripresa dei contratti dopo lo stop, per effetto della pandemia, nella prima metà dell’anno.

In particolare, nel trimestre in considerazione, la metà degli assicurati paga meno di 346 euro, il 90 per cento degli assicurati meno di 613 euro e solo il 10 per cento degli assicurati meno di 211 euro.

La riduzione dei prezzi è più accentuata nel Sud Italia (Catanzaro -8,5 per cento; Crotone -8,0 per cento) rispetto alle province del Nord e Centro Italia (Bolzano -2,1 per cento; Trento -2,2 per cento).

Continua a restringersi il differenziale di prezzo tra Nord e Sud: tra Napoli e Aosta è di 227 euro (il prezzo medio effettivo nelle due province è rispettivamente di 473 euro e 246 euro), in flessione del 36 per cento rispetto al 2014.

In assoluto i comuni italiani dove l’Rc auto è meno cara in media sono Aosta, Oristano e  Pordenone (sotto i 300 euro). In cima alla classifica invece  Napoli e Prato, uniche due province dove la media è superiore a 500 euro.

Con la ripresa della circolazione dopo lo stop per le restrizioni dovute al Covid l’aumento del numero dei contratti è stato del 4,8 per cento a luglio, del 5,1 per cento ad agosto e del 3,3 per cento a settembre. Il 23,2 per cento delle polizze stipulate nell’intero terzo trimestre prevede una clausola di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera, il cui tasso di penetrazione continua ad essere fortemente correlato al premio medio tra le province e varia dal 66 per cento di Caserta al 4,3 per cento di Bolzano.

Continua a scendere, infine, l’indice HHi che misura la concentrazione dei mercati: nel terzo trimestre è pari a 842, in diminuzione sia su base trimestrale suggerendo, spiega l’Ivass, una correlazione tra la riduzione della concentrazione e quella dei prezzi.

( di Monica Paternesi/ANSA)

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