Ibiza – “Caso Celeste”, la famiglia non crede sia suicidio. Disposta l’autopsia

IBIZA – Sarà l’autopsia, disposta dalla Procura di Brindisi, ad accertare le cause della morte di Marco Celeste, il 37enne di Brindisi deceduto nel carcere di Ibiza lo scorso 30 dicembre.

L’icarico sarà assegnato, dal pm Pierpaolo Montinaro, al medico legale il prossimo 25 gennaio. È lo stesso giorno in cui sarà eseguito l’accertamento tecnico a cui parteciperà anche un consulente dei famigliari. La salma del conn azionale è giunta in Italia l’altra mattina.

Marco Celeste era stato arrestato e chiuso in cella, con l’accusa di aver appiccato un incendio in un bosco. Le autorità spagnole assicurano che si è trattato di un suicidio. Per mezzo di un esposto, la madre e il fratello di Celeste, che non credono ad una ipotesi autolesionistica, hanno chiesto ulteriori accertamenti. Il 37enne, a quanto hanno riferito, aveva chiamato il giorno prima di morire assicurando di stare bene. Nel novembre precedente era stato sottoposto ad un intervento chirurgico per una frattura ad una gamba rimediata, era stato spiegato, durante una partita di calcetto nella struttura detentiva.

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