Scuola: direttore Freud Milano, spaesati per caos totale

(ANSA) – MILANO, 16 GEN – “Siamo spaesati di fronte a norme nazionali e regionali che si sovrappongono e si incrociano; famiglie e studenti stanno vivendo il caos più totale in ambito scolastico, il contesto abbracciato è l’incertezza generale”. Lo afferma il direttore dell’istituto superiore Freud di Milano, Daniele Nappo, parlando della situazione della scuola a 48 ore dall’applicazione delle nuove disposizioni. “La Lombardia era stata la prima regione, lo scorso 18 dicembre, a comunicare che gli studenti sarebbero tornati a scuola in modo graduale, si era convenuto una percentuale del 50% in presenza, con l’obiettivo di arrivare progressivamente al 75% – ha spiegato il dirigente interpellato dall’ANSA -. In base ai dati, condivisi con il Comitato tecnico Scientifico lombardo, la Lombardia ha fatto la scelta di proseguire le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado con la didattica a distanza al 100%. Ora invece un nuovo stop”. “Lunedì non torneranno in classe circa 400mila studenti lombardi, fra scuole superiori statali e paritarie – ha sottolineato Nappo -. C’è isolamento, disorganizzazione e continua indecisione, siamo abbandonati, ci vuole rispetto del futuro delle nuove generazioni, se non funziona la scuola non funziona la società. In questo momento sulla scuola, c’è una vera e propria paralisi, ci vuole coraggio; gli allievi devono poter tornare in classe per la loro salute fisica e psicofisica. La scuola non è l’untrice del Paese, lo dicono tanti studi come per esempio quello del Bambin Gesù di Roma. La Dad non potrà mai sostituire la didattica in presenza. Il punto è educativo, non medico. Basta usare la scuola come terreno di scontro politico”. (ANSA).