Coprifuoco alle 18 in Francia, 1.244 morti in Germania

Un cameriere raccoglie i tavoli in un caffé di Parigi.
Un cameriere raccoglie i tavoli in un caffé di Parigi. (ANSA)

PARIGI. – La Francia passa indenne il periodo delle festività ma l’epidemia continua a tenere il Paese in una situazione “fragile”. Così, di fronte alla bufera che investe la Germania (che ha toccato oggi il triste record di decessi giornalieri, 1.244) e la Gran Bretagna, Parigi, ancora relativamente risparmiata, decide per il momento di evitare il lockdown, ma anticipa l’inizio del coprifuoco dalle 20 alle 18 su tutto il territorio nazionale.

L’estensione del divieto di uscire di casa o di circolare dopo quell’ora, finora applicato solo ai 25 dipartimenti più colpiti dal Covid – tutto l’est e il sud-est della Francia – era nell’aria da giorni. Così come, nella tradizione di quanto fatto finora dal governo di Parigi, è stata confermata la decisione di tenere aperte le scuole. Jean Castex, il primo ministro, ha annunciato persino un primo, timido passo verso l’attesa riapertura delle università, almeno di qualche corso per gli studenti del primo anno, anche se a metà capienza.

Con un’epidemia in aumento in quasi tutte le regioni e una media di 15-20.000 contagi al giorno, la Francia – ha detto il ministro della Salute Olivier Véran – si ritrova oggi con 200-300 casi al giorno della nuova variante britannica del virus. E con un primo focolaio della mutazione sudafricana che preoccupa.

Niente terzo lockdown per il momento, ha assicurato Castex, ma “se nei prossimi giorni la situazione si degrada” il governo “non esiterà” a richiudere tutto il Paese in casa. Pe ora, si estendono le regole esistenti: “E’ emerso – ha spiegato Castex – che il coprifuoco anticipato alle 18 si è dimostrato efficace” nei dipartimenti in cui è stato applicato, dove il virus ha relativamente rallentato.

Un parere confermato nelle ultime ore dal CTS, il gruppo di esperti francesi che affianca il governo nella gestione della pandemia. Per gli istituti scolastici vengono raccomandate regole strette sulle mense, in particolare evitando i contatti fra classi diverse, contemporaneamente all’avvio del protocollo di un milione di tamponi al mese per studenti e insegnanti.

Stretta anche sugli ingressi nel Paese, per il momento dalle nazioni extra-Ue: chi parte per la Francia dovrà non soltanto essere in possesso del certificato di un tampone negativo effettuato nelle ultime 72 ore, ma dovrà impegnarsi a una quarantena di una settimana e a un nuovo test al termine dell’isolamento.

Castex ha annunciato anche che con la vaccinazione che ha superato oggi quota 300.000, da lunedì insieme agli over 75 potranno prenotarsi al numero verde per vaccinarsi anche le persone “vulnerabili”, con una o più patologie. In tutto, dal 18 gennaio il pubblico vaccinabile sarà di 6,4 milioni di francesi.

Situazione invece ormai stabilmente oltre il livello di guardia in Germania, dove la cancelliera Angela Merkel avrebbe intenzione di inasprire ancora di più, dal 20 gennaio, il lockdown già in vigore. Fra l’altro sospendendo il trasporto pubblico e i treni a lunga distanza e puntando sullo Smart working generale. Oggi, tragico record di vittime tedesche: 1.244 in una sola giornata, con oltre 25.000 nuovi contagi.

Non va meglio in Gran Bretagna, dove gli ospedali sono invasi e trapianti o altri interventi chirurgici, anche urgenti, vengono rinviati. Malgrado l’accelerazione sui vaccini (il Regno ha supero i tre milioni), il governo Johnson ha annunciato l’introduzione, da domani, del divieto d’ingresso per tutti coloro che viaggiano dal Portogallo e dal Sudamerica.

La decisione arriva dopo l’allarme segnalato nei giorni scorsi dagli scienziati britannici sui rischi legati a un’ulteriore variante più aggressiva del Covid individuata di recente in Brasile dopo quella cosiddetta “inglese” che ha fatto dilagare una nuova ondata di contagi sull’isola e quella “sudafricana”.

(di Tullio Giannotti/ANSA)

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