Stellantis: il 16 la nascita, nodi Faurecia e cedola

Il logo di Stellantis.

TORINO. – Sui libri di storia sarà il 16 gennaio 2021 la data di nascita di Stellantis. Sabato infatti Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot firmeranno l’accordo definitivo per le nozze, che hanno ottenuto il 4 gennaio l’approvazione degli azionisti delle due società.  Da quel giorno la fusione sarà cosa fatta.

Fca e Psa cesseranno di avere vita autonoma e il nuovo gruppo – quarto produttore al mondo, in base ai dati 2019, alle spalle di Volkswagen, Toyota e dell’alleanza Renault-Nissan-Mitisubishi – potrà fare le prime mosse. Lunedì 18 Stellantis sarà quotata a Milano e a Parigi, il giorno successivo a Wall Street.

Il 15 gennaio i soci di Fca riceveranno un dividendo straordinario di 1,84 euro per azione per un importo complessivo di 2,9 miliardi. La distribuzione è soggetta ad alcune condizioni burocratiche che Fca prevede di risolvere entro mercoledì 13 gennaio.

Con la firma dell’accordo si attende di conoscere alcuni aspetti relativi a misure funzionali alla fusione che ancora non sono state spiegate: riguardano la distribuzione del 46% di Faurecia, la società di componentistica controllata da Psa e i futuri dividendi.

Gli accordi prevedono che Fca e Psa possano distribuire prima del closing una cedola di 500 milioni a testa ai rispettivi soci, oppure che sia Stellantis a valutare la distribuzione di un dividendo da 1 miliardo a tutti i suoi soci. Resta ancora aperto anche il capitolo dei tempi dello spin off e della successiva quotazione di Comau.

É molto attesa anche la nuova organizzazione del gruppo, così come si aspetta di conoscere i nomi dei manager di prima fila ai quali saranno affidate le più importanti responsabilità.

Finora l’unica casella assegnata è quella delle Americhe di cui si occuperà l’attuale amministratore delegato di Fca, MikeManley. É probabile anche che Richard Palmer mantenga il ruolo di direttore finanziario di Stellantis. Non si sa invece ancora chi guiderà l’Europa, attuale punto di forza di Fca e Psa e a chi saranno affidate le attività in Asia, dove il nuovo grupo oggi è più debole e giocherà quindi la partita più importante dei prossimi mesi.

Poi gli occhi saranno puntati sull’amministratore delegato Carlos Tavares, che sta scrivendo il piano industriale da presentare agli azionisti, probabilmente entro l’estate. Le direttrici saranno tre: integrazione tra i due gruppi, investimenti sull’elettrico e sul green, sbarco in Cina.

(di Amalia Angotti/ANSA)

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