Salario minimo, Tridico: con 8 euro l’ora, reddito sale 3,3 miliardi

Professionisti in un ufficio.
Professionisti in un ufficio. (Ansa)

ROMA. –   L’introduzione di un salario minimo a 8 euro l’ora al netto della tredicesima e del Tfr porterebbe nelle tasche dei lavoratori dipendenti privati un maggiore reddito disponibile (saldo tra maggiore retribuzione e  maggiori imposte e contributi) pari a circa 3,3 miliardi l’anno.

In una audizione alla Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha sostenuto i vantaggi della misura sulla quale da tempo sono state preséntate proposte legislative. L’intervento dovrebbe coinvolgere, nel caso la soglia fosse fissata a otto euro al netto delle mensilità aggiuntive, il 13,8% dei dipendenti privati per circa 1,8 milioni di lavoratori.

Se la soglia fosse fissata a 9 euro incluse le mensilità aggiuntive sarebbero coinvolti circa due milioni di dipendenti privati, pari a circa il 14,8% del totale.

Per le imprese – ha spiegato Tridico  – ci sarebbe un aumento delle retribuzioni lorde per 4,6 miliardi.  Il costo del lavoro complessivo per le aziende lieviterebbe di 6,176 miliardi perché oltre ai 4,6 miliardi di retribuzione lorde in più ci sarebbero 1,613 miliardi di contributi sociali in più. Secondo studi recenti di economisti citati dal presidente Inps circa il 75% dei costi economici dell’introduzione del salario minimo sarebbe trasferito sui consumatori con un effetto redistributivo a favore dei lavoratori a basso salario.

Il presidente dell’Inps ha sottolineato i vantaggi della misura sia per i lavoratori più deboli sia per per la finanza pubblica con maggiori risorse per 1,5 miliardi (più contributi, Irpef, addizionali e meno assegni dal lato famiglie, più contributi e meno Ires-Irpef da quello imprese). Il maggiore gettito – ha sottolineato – “potrebbe finanziare sgravi per imprese nella fase di transizione la defiscalizzazione di una parte del costo Naspi per le aziende (1,61% pari a 4 miliardi)

Il salario minimo – ha detto ancora – avrebbe vantaggi in funzione anti-dumping sociale, contro la 2contrattazione pirata”, e la law shopping, avrebbe effetti positivi sulla riduzione delle diseguaglianze e sul benessere dei lavoratori più deboli. Si ridurrebbe l’intensità della povertà con l’income gap ratio che passerebbe dal 35,2% al 33,8%. Inoltre l’esperienza degli altri paesi che hanno già il salario minimo indica che l’aggravio per le imprese non si trasforma in minore occupazione.

Il salario minimo – ha affermato Tridico – “stimola il mercato verso investimenti labour intensive con vantaggi di produttività”, potrebbe avere effetti occupazionali nulli se si mantiene sulla soglia ipotizzata e ridurrebbe il gender gap dato che le donne sarebbero i lavoratori più interessati all’introduzione della misura.

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