Il Vaticano condanna l’assalto al Congresso Usa: “Democrazia ferita”

La prima pagina del quotidiano Avvenire.
La prima pagina del quotidiano Avvenire.

CITTA DEL VATICANO. – Il Vaticano condanna l’assalto al Congresso Usa e lo fa dalle pagine del suo giornale che dedica all’evento che ha scosso il mondo la prima pagina e il titolo “Democrazia ferita”. Nel giornale della Santa Sede si punta l’indice proprio contro Donald Trump:

“La politica non può prescindere dalle responsabilità individuali, soprattutto da parte di chi detiene il potere ed è in grado, attraverso una narrazione polarizzante, di mobilitare migliaia di persone. Chi semina vento raccoglie tempesta”, scrive il giornale della Santa Sede per il quale “il trumpismo è destinato a lasciare un solco profondo nella scena politica a stelle e strisce”.

E ancora: “La democrazia è un bene fragile, che va sempre difeso” e “il primo passo nella difesa della democrazia sta nell’accettazione delle sue regole, della fisiologica dinamica di alternanza che costituisce la sua ricchezza e la sua garanzia”.

La condanna netta a quanto accaduto si legge anche dalle parole dei vescovi americani: il presidente della Conferenza dei vescovi statunitensi, mons. José Horacio Gómez, ha sottolineato: “Questo non è ciò che siamo come americani, dove la transizione pacifica del potere è uno dei segni distintivi”. L’arcivescovo di Chicago, il cardinale Blase Joseph Cupich, ha parlato di “vergogna nazionale”.

Dall’Italia il direttore de La Civiltà Cattolica, p. Antonio Spadaro, sottolinea che “non basta affermare che ieri è stata una giornata nera della democrazia americana. Bisogna cercare i motivi, comprendere che cosa è stato seminato in questi anni. Il ruolo dell’odio nella politica” che non è solo una questione americana.

I Gesuiti americani invece chiedono agli uomini di Chiesa di farsi un esame di coscienza. Se ne fa portavoce p. James Martin: “Questo è il momento per i leader cristiani di ammettere la loro parte nella violenza al Capitol Hill. Quando definisci le elezioni come ‘il bene contro il male’, diffami i candidati e dici che votare per un candidato è un ‘peccato mortale’, incoraggi le persone a pensare che le azioni di oggi siano morali”.

Il riferimento è all’ala conservatrice che ha sempre sostenuto Trump e della quale è capofila l’ex Nunzio in Usa, mons. Carlo Maria Viganò, che proprio un paio di giorni fa, quasi prevedendo quanto poteva accadere, aveva dato la sua ‘benedizione’ preventiva. In una intervista a Steve Bannon, legato anche lui a doppio filo con Trump, Viganò aveva detto: “A quanti combatteranno con coraggio per difendere i diritti di Dio, della Patria e della famiglia il Signore assicura la Sua protezione”.

(di Manuela Tulli/ANSA)

Lascia un commento