Le borse brindano al Congresso dem, trema Big Tech

Un operatore di spalle guarda gli schermi con gli andamenti dei valori. di Milano
U/n operaqtore guarda gli schermi nella sala operativa della Borsa di Milano. (ANSA)

NEW YORK.- I democratici si apprestano a conquistare il Congresso americano e le borse brindano intravedendo la possibilità di maggiori stimoli all’economia. Tremano solo le big della Silicon Valley che temono una stretta sul fronte delle tasse e sulle norme.

Le piazze finanziarie europee chiudono tutte positive, con Londra che avanza del 3,47% e Madrid del 3,20%. Seduta brillante anche per Milano: sale del 2,4% con Unicredit che avanza del 6,09% e Mps del 3,65%. Wall Street dopo un avvio cauto accelera e snobba la contrazione dell’occupazione in dicembre nel settore privato, dove sono stati persi 123.000 posti di lavoro.

Lo S&P 500 vola verso un nuovo record mentre il Dow Jones balza al suo nuovo massimo storico. Una volata dettata da un Congresso democratico in grado di facilitare la vita al presidente-eletto Joe Biden quando assumerà ufficialmente l’incarico il 20 gennaio. La maggioranza liberal alla Camera e al Senato lascia prevedere ulteriori significativi aiuti all’economia.

Secondo Goldman Sachs potrebbero arrivare nel breve termine altri 600 miliardi di dollari, ovvero stimoli pari al 2,7% del pil. Fra i singoli titoli avanzano JPMorgan e Bank of America, che segnano rispettivamente guadagni del 4,4% e del 7%, grazie ai rendimenti dei Treasury a 10 anni che toccano l’1% per la prima volta da marzo.

Il Nasdaq avanza ma i suoi guadagni sono limitati. Big Tech infatti teme un aumento dell’imposizione fiscale e soprattutto nuove norme, anche l’ipotesi estrema di spezzatini forzati. Apple, Amazon, Alphabet, Microsoft, Facebook e Netflix sono così tutte in calo.

“Il partito democratico è critico nei confronti del potere di mercato delle società internet, con molti membri liberal, fra i quali la senatrice Elizabeth Warren, che chiedono una separazione dei colossi o che siano regolati come delle utiliy”, affermano alcuni analisti, convinti che con il Congresso ai democratici si prevede una stretta delle regole sull’uso dei dati personali.

Alla corsa delle borse si accompagna quella del Bitcoin, che vola sopra i 35.000 dollari aggiornando il suo record storico. La volata, secondo JPMorgan, potrebbe continuare e nel lungo termine la criptovaluta potrebbe toccare i 146.000 dollari.

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