Trump non firma gli aiuti anti-Covid, Biden attacca

Il presidente eletto Joe Biden si rivolge agli americani durante il Thanksgiving
Il presidente eletto Joe Biden si rivolge agli americani durante il Thanksgiving. Immagine d'archivio. (Photo by Chandan KHANNA / AFP)

WASHINGTON. – Una partita a scacchi tra Casa Bianca e Congresso dove le fragili pedine sono le persone e le famiglie più colpite dalla gravissima crisi economica, quella provocata dalla pandemia. C’è chi fotografa così l’incredibile sfida lanciata da Donald Trump a democratici e repubblicani, bocciando quel piano di aiuti anti-Covid da 900 miliardi che già in settimana avrebbe fatto intascare un assegno da 600 dollari a milioni di americani.

Una boccata di ossigeno attesa da tempo. Ma così non sarà, perché il presidente uscente si è finora rifiutato di firmare la legge. Oltre 5.500 pagine approdate sulla sua scrivania di Mar-a-Lago e che per ora lì giacciono mentre The Donald si diletta sui campi del suo golf club di Palm Beach.

Intanto sabato notte sono già scaduti due programmi federali che assicuravano un’integrazione all’indennità di disoccupazione a 12 milioni di persone che – secondo i calcoli della Brooking Institution di Washington – in qualche settimana diventeranno 14 milioni. Senza contare le famiglie che si ritroveranno senza un tetto sotto cui dormire in mancanza della proroga del blocco degli sfratti contenuta nel piano.

Trump inizialmente aveva sostenuto l’accordo raggiunto tra democratici e repubblicani, approvato a larga maggioranza dal Congresso. Poi in un video postato su Twitter lo ha clamorosamente definito “una vergogna”, con una retromarcia che ha spiazzato il suo stesso ministro del Tesoro, Steve Mnuchin, che aveva lavorato al compromesso.

Nelle ultime ore il presidente uscente con un tweet ha ribadito la sua posizione, spiegando che l’assegno agli americani che guadagnano sotto i 75 mila dollari l’anno deve essere di duemila dollari, e non “la miseria” di 600 dollari. Non firmando però il presidente uscente blocca non solo i pagamenti diretti agli americani, ma anche le altre misure contenute nel provvedimento, come i milioni di dollari stanziati per la distribuzione dei vaccini o quelli per venire incontro alle realtà che più soffrono gli effetti della pandemia: le piccole imprese, le scuole, gli ospedali, le compagnie aeree e le società di trasporto.

Insomma, come attacca il presidente eletto Joe Biden, le conseguenze di un Trump che non si assume le sue responsabilità possono essere “disastrose” e protrarsi ancora più in là nel tempo. Anche perché lo scenario può essere reso ancor più cupo da una nuova paralisi del governo non più capace di pagare gli stipendi dei dipendenti federali o di finanziare le varie agenzie federali.

Il piano di aiuti anti-Covid con i suoi 900 miliardi fa parte infatti di una manovra di bilancio da 2.300 miliardi di dollari che deve essere firmata da Trump entro la mezzanotte di lunedì 28 dicembre. Se così non fosse un minuto dopo scatterebbe lo shutdown, col governo senza più fondi per far fronte alle spese. Uno scenario da incubo, sostengono molti osservatori, sia per le prospettive di ripresa dell’economia sia per l’efficacia e la rapidità della campagna di vaccinazione.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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