Milan all’ultimo respiro, chiude l’anno da primo

La gioia di Theo Hernandez e Hakan Calhanoglu dopo la rete della vittoria segnata alla Lazio.
La gioia di Theo Hernandez e Hakan Calhanoglu dopo la rete della vittoria segnata alla Lazio. (AFP/Marco BERTORELLO)

MILANO.  – Un anno d’oro, un 2020 straordinario, terminato con una partita intensa, sofferta, vinta stringendo i denti nonostante le assenze, nonostante di fronte avesse un avversario solido, di grande qualità: è la magica favola del Milan che vince all’ultimo respiro, per 3-2, la sfida contro la Lazio e contro sorpassa l’Inter nel derby a distanza per la vetta della Serie A.

Una sfida sentita, intensa, giocata con ritmi altissimi. Milan e Lazio danno vita ad una gara divertente, mai chiusa, tanto che a deciderla è Theo Hernandez in pieno recupero.

Festeggia in campo la squadra rossonera, Pioli corre sull’erba di San Siro e salta con i giocatori sotto la Curva, omaggiando gli ultras che avevano fatto sentire il proprio supporto accogliendo il pullman allo stadio. Un’immagine che si contrappone al volto scuro di Simone Inzaghi che ha accarezzato più volte la possibilità di uscire vincente dal Meazza ma inspiegabilmente decide di togliere Immobile e Savic, tra i migliori in campo, al 30′ della ripresa.

Alla fine, la tenacia del gruppo rossonero ha la meglio, una squadra priva di Ibrahimovic, senza Gabbia e Kjaer e Kessiè, che ci crede fino alla fine e stringe i denti per “un ultimo sforzo” come aveva chiesto Pioli alla vigilia.

Una partita intensa, tesa, con ribaltamenti di fronte, cinque gol totali, tre nel primo tempo quando sono concessi anche due rigori che fanno un po’ discutere. C’è nervosismo in panchina, con Pioli e Inzaghi ammoniti per proteste. Parte meglio il Milan che blocca la partita dopo appena 10′: pennellata di Calhanoglu dalla bandierina, Rebic svetta su Marusic e trova il gol di testa.

I rossoneri sono ispirati, solidi e cinici. E, dopo sette minuti, primo episodio da rigore: Rebic viene travolto in área da Patric un istante dopo aver tentato la conclusione, con il dubbio di un tocco di mano del difensore biancoceleste. Di Bello indica il dischetto, la Var controlla e conferma. Calhanoglu non sbaglia e il Milan trova il doppio vantaggio.

Ma la partita non è chiusa, perché la Lazio la riapre grazie ad un penalti concesso per un dubbio tocco di Kalulu sul piede destro di Correa che si butta a terra. L’arbitro lascia correre, la Var richiama a rivedere il contatto. Di Bello torna sulla sua scelta e decide per il rigore.

Calcia Immobile ma Donnarumma si supera deviando sulla traversa un tiro rasoterra e angolato ma nulla può su Luis Alberto che ribadisce in rete di testa. La Lazio è rivitalizzata dal gol, amplia il gioco e gira palla. Il Milan soffre e lascia il pallino ai biancocelesti.

Nel secondo tempo un gol splendido di Immobile pareggia il risultato: lancio lungo di Savic e conclusione al volo di sinistro del bomber biancoceleste che brucia Kalulu.É’ il nono gol in dodici presenze, numeri straordinari per Immobile che si porta a -3 da Sivori nella classifica all time.

La Lazio va vicina al vantaggio con Mariqi ma ancora una volta Donnarumma salva tutto. Alla mezz’ora però Inzaghi sorprende e richiama in panchina Savic e Immobile, due uomini chiave. La partita resta apertissima, Theo Hernandez mai domo prende per mano il Milan.

Rebic a quattro minuti dal 90′ ha una doppia occasione: prima Reina neutralizza con una gran parata, poi conclude a lato. Poi nel recupero Theo Hernandez, ammonito e diffidato, svetta di testa su calcio d’angolo.É’ la rete decisiva, è festa rossonera per un Milan che nel 2020 ha conquistato 79 punti e continua a sognare.

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