“Natale con i tuoi”, a Bolzano si può

Natale a Bolzano.

BOLZANO. – “Per la ‘via altoatesina’ a Natale abbiamo scelto il buonsenso e l’equilibrio, optando per regole comprensibili”. Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher in riferimento alla nuova ordinanza, firmata ieri sera, che consente a Natale gli incontri con parenti stretti (nonni, genitori, figli, partner) e gli spostamenti in Provincia per prendere una ‘boccata d’aria’ in montagna, mentre impone la chiusura dei negozi anche nei giorni ‘arancioni’ tra le feste.

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato Kompatscher – è quello di consentire alla situazione di raffreddarsi, riducendo ulteriormente il numero delle nuove infezioni per consentire la riapertura al maggior numero possibile di attività economiche e di scuole anche nei restanti mesi invernali”.

Come ha sottolineato il presidente della Provincia autonoma, “per le prossime due settimane ci interessava in particolare garantire la libera circolazione delle persone durante il giorno e la possibilità di fare attività all’aperto”. D’altro canto sono state stabilite alcune restrizioni per le attività commerciali. Bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi durante tutte le festività natalizie.

“Non è stata una decisione facile per noi. In giunta siamo tutti consapevoli che questa restrizione per le attività economiche grava ancora una volta sulle imprese, sui dipendenti e sulle famiglie”, ha detto Kompatscher. In risposta alle critiche arrivate in queste ore proprio per la chiusura dei negozi il presidente della Provincia autonoma ha ricordato che la normativa altoatesina è stata più permissiva nelle settimane prima di Natale.

Secondo il governatore, “questo Natale sarà più silenzioso, ma forse nello spirito di questa festa”. In Alto Adige potranno festeggiare assieme i nonni, il partner e due persone non appartenenti a questa cerchia ristretta. “La popolazione altoatesina dovrebbe festeggiare il Natale in uno spirito di fiducia, nella certezza che passo dopo passo si possano allentare di nuovo le misure anti-contagio e che a gennaio saranno possibili più attività di quelle attuali”, ha detto Kompatscher che ripone grandi speranze nelle vaccinazioni.

“Anche se nessuno ha la sfera di cristallo e può sapere cosa succederà nei prossimi mesi, il rispetto delle regole è la condizione per poter ripartire”, ha concluso.

(di Stefan Wallisch/ANSA)

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