Sci: fantastica Goggia vince la discesa 2 in Val d’Isere

Sofia Goggia alza il trofeo dopo la vittoria in discesa 2 a Val d'Isere..
Sofia Goggia alza il trofeo dopo la vittoria in discesa 2 a Val d'Isere.. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO

VAL D’ISERE. – Altra grande e sempre emozionantissima impresa dell’azzurra Sofia Goggia che alla sua maniera ha vinto in 1.44.70 la discesa 2 di Val d’Isere dopo esser stata eccellente seconda in quella di ieri. Per la bergamasca – 28 anni e oro olimpico in questa disciplina – è l’ottava vittoria di coppa in carriera. Alle sue spalle si è piazzata in 1.44.94 la svizzera Corinne Suter, vincitrice ieri.

Lei e Sofia indossano ora il pettorale rosso della leader di disciplina. Terza, come nella discesa di ieri, l’americana Breezy Johnson in 1.44.97. Quando Sofia ha tagliato il traguardo ha scosso la testa e agitato nell’aria l’indice ed il pollice della mano destra. Segni inequivocabili: non era contenta della sua prestazione ottenuta scendendo tra le prime, con il pettorale 3, e dunque senza punti precisi di riferimento rispetto alle altre migliori atlete.

”E’ vero. Non ero soddisfatta perché nella discesa di venerdì ero andata all’attacco molto più decisamente . Ma oggi sono stata chirurgica nel curve ed ho sfruttato così al meglio il mio punto di forza” ha raccontato poi la bergamasca. In effetti la gara è stata anche questa volta tutto un susseguirsi di emozioni perché i cronometri davano poi una lunga serie di atlete in vantaggio su Sofia sino al terzo intermedio e cioè nelle lunghe parti in quota, più semplici ma filanti.

Ma erano vantaggi anche consistenti, da mettere paura . Addirittura oltre i 7 decimi, come nel caso di Suter, Jonhnson e pure della giovane norvegese Lie Kajsa. Ma erano vantaggi che si sono progressivamente squagliati poi nel tratto centrale ed in quello finale pieno di curve e con un paio di dure e decisive compressioni. Passaggi su cui vincono la tecnica e la precisione . E proprio qui Sofia è stata realmente un palmo sopra a tutte le altre.

”Sì, lì ho sciato davvero bene”, ha poi riconosciuto compiaciuta l’azzurra sottolineando come prima della gara si fosse dovuta fare un paio di infiltrazioni antidolorifiche alle tibie messe a dura prova venerdì proprio su quei passaggi . L’ultima emozione – che pareva addirittura una beffa – l’ha regalata il cronometraggio FIS. Per quasi un minuto ha infatti dato improvvisamente al comando la giovane azzurra Verena Gasslitter scesa con l’alto pettorale 46. Poi è stato tutto rimesso in ordine e l’altoatesina si è ritrovata in coda alla classifica con 4 secondi e 46 centesimi di ritardo.

La gara per l’ Italia ha visto poi in particolare Elena Curtoni 15/a e la giovane Laura Pirovano 17/a. Assente invece precauzionalmente Federica Brignone dopo la caduta di venerdì. Sarà in pista però domani: tocca infatti al superG, gara per lei ma anche e forse soprattutto per una Goggia strepitosa.

Ancora delusioni per l’Italia invece in campo maschile. Dopo il successo di ieri in superG, il norvegese Aleksander Kilde in 2.01.45 ha infatti vinto anche la discesa di cdm di Val Gardena. Secondo lo statunitense Ryan Cochran-Siegle in 2.01.67 e terzo il campione elvetico Beat Feuz in 2.01.99.

Uno scontento Dominik Paris ha infatti chiuso solo 15/o in 2.02.97 e miglior azzurro. Ancora più indietro Christof Innerhofer e tutti gli altri. Domani in Alta Badia tocca al gigante sulla Gran Risa sperando che la pista che ha visto tanti trionfi di Alberto Tomba – diventato oggi 54/enne mentre è al seguito di questa tappa dolomitica di cdm – dia una qualche positiva scossa agli azzurri.

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