Usa sotto cyber-attacco, bufera sul silenzio di Trump

Schermo di un computer con l'avvertenza di "infettata".
Schermo di un computer con l'avvertenza di "infettata". (Ansalatina)

NEW YORK.  – L’America sotto cyber-attacco trema. Gli hacker russi hanno usato strumenti e tecniche per penetrare nelle agenzie americane, inclusa quella per la sicurezza nucleare, più sofisticati di quanto inicialmente stimato e questo pone “un grave rischio per il governo”.

La conta dei danni dell’attacco prosegue mentre la Casa Bianca mantiene il silenzio. Donald Trump nel suo fortino a 1600 Pennsylvania Avenue twitta sui brogli elettorali incurante del maxi cyber-attacco, di cui è stato ampiamente informato.

Un silenzio che scatena una valanga di critiche, in primis da quello che è un suo “nemico” storico, il senatore republicano Mitt Romney: “É sorprendente”, dice. “La Casa Bianca dovrebbe dire qualcosa di forte su quanto accaduto, che è come avere dei bombardieri russi volare sopra al paese senza essere visti”, aggiunge il senatore.

Il cyber-attacco mi alarma profondamente, mi spaventa. Gli americani meritano di saperne di più”, mette in evidenza invece il senatore democratico Richard Blumenthal.

Preoccupato anche il presidente-eletto Joe Biden, per il quale il cyber-attacco rappresenta uno dei maggiori grattacapi di politica estera che lo attende all’insediamento alla Casa Bianca. Il cyber assalto mette infatti in evidenza le debolezze della rete americana e ricorda agli Stati Uniti la sua “cyber-battaglia” con Mosca che va avanti da anni e che aveva raggiunto l’apice con le interferenze alle elezioni del 2016.

“I nostri avversari devono sapere che non starò a guardare “, dice Biden minacciando “costi sostanziali” per i responsabili “anche in coordinamento con i nostri alleati e partner”. Poi chiarisce: “la mia amministrazione farà della cybersicurezza una della massime priorità a ogni livello di governo e faremo anche di questa violazione una priorità dal momento in cui mi insedierò”.

Il maxi attacco, ritento da molti ancora in corso, ha colpito alcune delle più strategiche agenzie del governo, dal Tesoro al Dipartimento di Stato, passando per il Pentagono. Gli hacker “hanno dimostrato strumenti di intrusione sofisticati e complessi” che “rendono difficile” cacciarli dai sistemi in cui si sono infiltrati, secondo gli investigatori.

E questo mette a “grave rischio” il governo, le infrastrutture essenziali e il settore privato. Di fronte a questi rischi si attende ora la nuova amministrazione, dalla quale ci si attende una nuova pagina nei rapporti con la Russia di Vladimir Putin dopo gli anni di “amicizia” con Trump caratterizzati dal Russiagate.

(di Serena Di Ronza/ANSA)

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