Via libera al piano vaccini, si parte già dopo Natale

Un fiore simbolo campagna vaccini anti Covid
Il rendering della campagna di vaccinazione presentato nel corso di una conferenza stampa dall'architetto Stefano Boeri - che lo ha realizzato - con il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. ANSA/INVITALIA

ROMA. – In Italia non sarà solo un Natale sotto il Covid, ma anche quello in cui partirà la campagna di vaccinazione più imponente della storia. Il piano nel quale si ripone la speranza di allentare la morsa del coronavirus è pronto: prima di Capodanno ci saranno le prime batterie limitate di vaccinazioni – forse alcune migliaia, tra categorie simbolo come i sanitari o con testimonial di richiamo -, in contemporanea con altri Paesi europei. Qualcosa di simile al V-Day auspicato dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen.

“Sarebbe bello avere un’unica data dei Paesi Europei. Spero lo si possa fare ai primi di gennaio – dice il premier Giuseppe Conte – ma per avere un impatto sulla popolazione bisogna raggiungere” una percentuale di vaccinati sufficiente, “10-15 milioni, e contiamo di averli nella primavera inoltrata”.

A gennaio inizierà la vaccinazione di massa vera e propria. Per cominciare oltre 1,8 milioni di dosi saranno consegnate dalla Pfizer in un giorno ancora da stabilire, dopo l’autorizzazione dell’Agenzia del farmaco europea (Ema) e poi di quella italiana, l’Aifa, attese la prossima settimana, in tempi da record.

Il piano di vaccinazioni presentato dal commissario Domenico Arcuri è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e a queste ultime sono stati assegnati i primi lotti di dosi, in testa la Lombardia epicentro della pandemia in Italia con quasi 305 mila fiale. Arcuri invierà alle Regioni un ‘libretto di istruzioni’ per il vaccino e tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione.

Ma già ci sono polemiche: la Campania di Vincenzo De Luca lamenta una quota iniziale troppo esigua (135.890 dosi) per una popolazione di quasi 6 milioni di abitanti. Nella prima consegna la Pfizer invierà 1.833.975 dosi di vaccino, nella seconda, alcune settimane dopo, oltre due milioni e mezzo.

Nella prima fase saranno vaccinati operatori sanitari e sociosanitari, pubblici e privati, nonché ospiti e personale delle residenze per anziani. Nella seconda fase della campagna ci sarà il richiamo per i primi vaccinati e si inizierà a somministrare le dosi alle categorie più fragili. Per la vaccinazione di massa il commissariato all’emergenza cerca 3 mila medici e 12 mila infermieri; da oggi si possono inviare le candidature.

Otto italiani su 10 sono pronti a farsi vaccinare, secondo un sondaggio Demopolis per Rai Radio 1: il 40% il prima possibile, il 44% in un secondo momento. Solo il 16% non ha intenzione di farlo.

Per raggiungere almeno il 70-80% della popolazione e l’immunità di gregge sarà importante una campagna informativa sul vaccino sicuro, non obbligatorio e gratuito, visto che anche tra il personale sanitario risulta esserci una quota di diffidenti o refrattari.

“Iniziamo quanto prima con la campagna di vaccinazione insieme, noi 27, iniziamo lo stesso giorno”, è l’appello pronunciato all’Europarlamento dalla presidente della Commissione europea Von der Leyen. Un ‘V-Day’ che avrebbe un forte impatto simbolico, dopo che l’Unione si è fatta anticipare da Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada, oltre che da Cina e Russia, nell’avvio della vaccinazione. Un V-Day tutto da costruire: la Francia ha annunciato che la somministrazione inizierà nell’ultima settimana di dicembre.

(di Luca Laviola/ANSA)

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