Dream Team del secolo, c’è Maldini manca Cruijff

Paolo Maldini nelle vesti di direttore sportivo del Milan.
Il direttore tecnico del Milan Paolo Maldini. Paolo Maldini nelle vesti di direttore sportivo del Milan. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA.  – Sfogliando l’album delle figurine, in un ipotetico quanto suggestivo viaggio nel tempo, capita di imbattersi nelle icone calcistiche del passato e di scoprire che una formazione non può contenere tutti i campioni che, sia pure in tempi diversi, hanno reso il calcio lo sport più popolare.

La rivista France Football, quest’anno orfana del “suo” Pallone d’oro – che ha scelto di non assegnare – non ha voluto rinunciare alle classifiche di ruolo e di merito, coinvolgendo i 140 giornalisti che fanno parte della giuria del premio più importante e di cui Leo Messi è il re indiscusso con sei vittorie.

I giornalisti francesi hanno così coinvolto i colleghi di tutto il mondo in una selezione di tutti i tempi, al fine di comporre lo schieramento di sempre. Il modulo scelto è il 3-4-3, ma non mancano i grandi esclusi e i dibattiti. Nel “Dream team” c’è un solo italiano il sempre milanista Paolo Maldini, nel ruolo di terzino sinistro che ricoprì per gran parte della propria carriera, prima di essere trasformato in difensore centrale.

Fa discutere l’esclusione del “Profeta del gol” olandese Johan Cruijff, interprete assoluto del calcio totale e capitano di un’Olanda irripetibile che, chissà come, si fece  scippare il titolo mondiale nel 1974 dalla Germania Ovvest.

In porta è stato premiato il russo Lev Jashin (battuti Buffon, Casillas e Zoff), unico estremo difensore della storia a vincere il Pallone d’Oro nel 1963 con la maglia della Dinamo di Mosca; come terzini sono stati scelti Marcos Cafu (a destra) – preferito a Bergomi, Gentile, Thuram e Lahm – e Paolo Maldini (a sinistra), scelto fra Roberto Carlos, Facchetti, Cabrini, Breitner e Brehme.

Come difensore centrale nessuno meglio di Franz Beckenbauer, preferito a Franco Baresi, Cannavaro, Passarella, Bobby Moore, Sergio Ramos.

A centrocampo, come uomini di raccordo, hanno trovato spazio lo spagnolo Xavi Hernandez (preferito a Tardelli, Busquets, Masopust, Falcao e altri big), assieme al tedesco Lothar Matthaeus, mentre come centrocampisti offensivi nessun dubbio sul peso e la classe di Diego Armando Maradona che, con il brasiliano Pelè, è il più grande.

Il trio d’attacco è formato da Leo Messi a destra, Cristiano Ronaldo a sinistra e Ronaldo Nazario al centro, ritenuto meglio di gente come Van Basten, Eusebio o, appunto, Cruijff.

Chi meglio di sir Alex Ferguson – storico “guru” del Manchester United – avrebbe potuto guidare questa squadra?

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