Le edicole si rinnovano, in vendita anche prodotti non editoriali

Una classica edicola
Una classica edicola

ROMA. – Non solo giornali, non solo servizi per l’e-commerce, le edicole si aprono anche alla vendita di prodotti non editoriali, dai giocattoli ai biscotti e presto anche ai pos portatili. A essere vincente è la loro capillarità che si sposa bene con la mobilità intelligente, fondamentale nella pandemia e in futuro per salvare il nostro pianeta.

Che sia sempre di più il momento dell’edicola innovativa, che accogliendo altre forme di vendita salva anche se stessa, lo racconta all’ANSA Andrea Liso, amministratore delegato di M-Dis, il primo distributore nazionale di giornali. “Siamo gli unici che stanno cercando di portare in edicola qualcosa di diverso” spiega Liso. Lo slogan è: “nell’e-commerce la ‘e’ sta per edicola. Associamo così la lettera con cui inizia il nuovo mondo al nostro caro vecchio mondo dell’edicola”.

L’obiettivo è “salvare le edicole e rendere più intelligenti la mobilità e i servizi ai cittadini. E ora, un servizio nato per l’edicolante è disponibile anche per il cliente finale” dice Liso. E se l’e-commerce sta crescendo, “dopo il primo lockdown è venuto fuori che aziende come l’italiana Cellularline, di accessori per telefoni, o la Mattel per i giocattoli o produttori di biscotti come Divella e Matilde Vicenzi, che hanno visto scendere la disponibilità di vendita in bar e tabaccherie, ci hanno proposto di vendere i loro prodotti in edicola, a prezzi concorrenziali, non superiori a quelli di altri esercizi commerciali.

Non è che stiamo facendo diventare l’edicola un bazar, ma gli edicolanti che vogliono aderire e proporre un giocattolo Mattel al loro cliente possono ordinare sul nostro portale PrimaEdicola.it quello che desiderano e nel giro di 2 giorni al Nord e di 3 giorni al sud e al centro, dipende dalle regioni, avrà il prodotto. Questo tipo di iniziativa è partita a fine luglio 2020 e abbiamo già avuto 800 edicole che hanno ordinato prodotti.

Soprattutto a ridosso di Natale ci sono prodotti come i giocattoli che vengono molto richiesti agli edicolanti. E’ un tema che apre un terzo filone: probabilmente è il momento per vendere prodotti non editoriali di dimensioni contenute direttamente in edicola” spiega Liso.

“Persino un operatore tedesco di pagamenti digitali, i pos portatili per pagamenti con carta di credito, che si chiama SumUp, ci ha chiesto di vendere in edicola i propri pos e cominceremo a farlo tra fine dicembre 2020 e inizio gennaio 2021. Loro al momento vendono da Mediaworld e sul loro sito. I pos portatili sono quelli utilizzati dagli esercenti commerciali, dagli ambulanti, da chiunque abbia una partita Iva, dai medici. E’ un esempio di innovazione.

Vendere in edicola un pos per pagamenti digitali con carta di credito è interessante, è una cosa che non si era mai vista. Ci hanno cercato per la capillarità delle edicole, hanno scelto il nostro canale come terzo elemento per arrivare ai clienti. Il terzo filone, che ha meno storia, ma sta crescendo in maniera particolare è questo” afferma Liso.

La capillarità delle edicole è stata sfruttata all’inizio per consentire servizi di ritiro e di consegna degli ordini e dei resi e nel mondo dell’e-commerce. “Questo primo filone è stato innestato sia sulla logistica editoriale sia sulla piattaforma informatica che noi diamo ormai a quasi 15 mila edicole: PrimaEdicola.it è un sito web dove gli edicolanti si possono iscrivere dal 2014 per ordinare gli arretrati dei nostri editori piuttosto che ordinare le copie in uscita o collezioni intere.

Su questo sito abbiamo innestato la stessa cosa per l’e-commerce interfacciato con i siti delle aziende clienti: Nespresso, Ibs.it, Tigotà, Panini, Libraccio, Ho. Mobile, compagnia low cost di Vodafone. Ordinando sui siti di queste aziende si può scegliere o la consegna a casa o in un punto di ritiro. Tra questi punti di ritiro ci sono le nostre edicole.

Delle 15 mila edicole iscritte alla nostra piattaforma, circa 5 mila (4.800) aderiscono a questi servizi per l’e-commerce e abbiamo un tasso di crescita del 20% nel 2019 sul 2018 e del 25% nel 2020 sul 2019. Le edicole totali, dove portiamo i giornali, sono 27 mila. Abbiamo sofferto ma non abbiamo chiuso durante il lockdown, se no non saremmo usciti vivi” dice l’ad di M-Ds.

“Il primo lockdown ha visto meno gente in edicola sia per i prodotti editoriali sia per questi tipi di servizi, però con il fatto che le edicole erano aperte e in alcune regioni, come la Lombardia, sono state utilizzate anche per la consegna delle mascherine, hanno avuto anche una sorta di funzione civica. Nel secondo lockdown non ci sono stati impatti significativi. I prodotti editoriali si sono venduti come nei mesi precedenti e i servizi e-commerce hanno avuto una crescita come se fosse stato un anno normale” spiega Liso che è in M-Ds da marzo 2018.

E’ sempre più chiaro che le edicole hanno una prospettiva non solo legata al nostro mondo storico, quello dei giornali. “Questi servizi sono nati prima del Covid, quando l’e-commerce cominciava a tirare e adesso che sta esplodendo stanno crescendo sempre di più”.

La cosa più interessante è che “le nostre merci si muovono di notte. A differenza dei corrieri espressi non creiamo traffico e inquinamento durante il giorno, siamo anche più sostenibili dal punto di vista ambientale. Amazon ci ha chiesto di venire in edicola, ma utilizza i suoi corrieri, non la nostra logistica” sottolinea l’amministratore delegato di M-Ds.

(di Mauretta Capuano/ANSA)

Lascia un commento