Inter e Conte nervi tesi, ora tutto sul campionato

Il tecnico dell'Inter Antonio Conte
Il tecnico dell'Inter Antonio Conte (Ansalatina)

MILANO.- Non resta che lo scudetto. Fuori dall’Europa a dicembre, all’Inter e ad Antonio Conte rimane un solo obiettivo per salvare la stagione: interrompere il dominio della Juventus in Serie A, riportando lo scudetto nella Milano nerazzurra. Non c’è altra strada per raddrizzare una annata finora fallimentare, con il tecnico già sulla graticola.

D’altronde, in pochi potevano immaginare un’Inter a dicembre già fuori da tutte le coppe europee. Un flop che fa rumore, anche perché la frattura tra l’ambiente e Conte sembra allargarsi sempre di più. Le aspettative, soprattutto dopo il secondo posto, la finale contro il Siviglia in Europa League nella passata stagione e il mercato estivo, erano ben diverse: nel mirino non può che finire l’allenatore, che sconta il passato bianconero ma soprattutto un presente balbettante, in campo e fuori.

Cambi tardivi, poca grinta e poca concretezza sono le maggiori accuse rivolte a Conte, con Lukaku e compagni che per l’ennesima volta si sono squagliati al momento di fare il salto di qualità. “Impossibile non riuscire a fare un gol allo Shakhtar in 180′”, l’opinione del tecnico. Ma è altrettanto difficile pensare che una squadra come l’Inter non possa avere soluzioni alternative, anche perché ormai le squadre sembrano avere imparato a memoria i movimenti contiani.

E resta il punto interrogativo Eriksen, che probabilmente sarebbe servito fin da subito in una serata in cui esperienza e qualità potevano fare la differenza. Una squadra a tratti anche nervosa, tanto quanto l’allenatore fuori dal campo, come dimostrato dal battibecco a Sky dopo la gara con lo Shakhtar. E non solo per lo scontro con Capello, i cui rapporti complicati con Conte sono noti, ma soprattutto nei confronti di Anna Billò, rea di avere chiesto al tecnico il perché delle difficoltà a far gol a una squadra alla quale in luglio l’Inter ne aveva fatti 5 in una volta sola.

“Bisogna pensare prima di fare le domande”, la risposta tutt’altro che gentile di Conte, parole che hanno scatenato ancora di più i social nei suoi confronti. Al di là della risposta, in quel palcoscenico tv Conte ha nascosto a fatica il suo nervosismo, specie di fronte alla domande sul gioco e su eventuali piani B (“certo che abbiamo un piano B, ma non lo diciamo sennò poi gli avversari lo hanno…”).

L’eliminazione, tuttavia, pesa anche dal punto di vista economico, in una stagione già resa complessa dalle conseguenze del Covid. I mancati ricavi dalla partecipazione quantomeno all’Europa League potrebbero infatti influire anche sul mercato di gennaio: Conte vorrebbe nuovi rinforzi, ma senza cedere (in uscita rimane Eriksen, anche se si è fatta strada l’ipotesi prestito) sembra difficile possano arrivare novità in rosa.

Ora però in campo l’Inter deve tornare a correre, a partire dalla delicata trasferta di Cagliari domenica, perché il riscatto non può che passare dal campionato. Oggi il tecnico ha parlato alla squadra, chiedendo ai suoi di voltare pagina dopo l’eliminazione, anche per evitare ulteriori passi falsi. Intanto a dare fiducia ai nerazzurri ci ha pensato la Curva Nord: “La Nord non abbandona l’Inter nei momenti di difficoltà”, si legge in un messaggio pubblicato su Facebook.

“Non era questo l’obiettivo, i conti facciamoli alla fine. Quindi consigliamo a tutti gli interisti di finirla con la triste consuetudine di inutili piagnistei – prosegue la tifoseria organizzata nerazzurra -. Concentriamoci piuttosto sulla reale dimensione di questa Inter. Pensiamo al campionato. Pensiamo positivo. Diamo fiducia alla squadra ed alla società. Poi tireremo, giustamente, le somme”.

Somme che tirerà anche il club di Suning: ad oggi appare difficile infatti immaginare Conte ancora sulla panchina nerazzurra nella prossima stagione in caso di flop anche in campionato.

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