Boom prezzi per trasporto di materiale medico

Trasporto vaccini anti-Covid
Trasporto vaccini anti-Covid. (Agi)

ROMA. – Il Natale, che quest’anno sta portando con sé una grossa richiesta di merci ordinate soprattutto online, e le difficoltà legate ai paesi ancora in lockdown almeno parziale, hanno portato ad un ‘effetto indesiderato’ sui prezzi dei trasporti del materiale medico, che potrebbe riflettersi anche sulla distribuzione futura dei vaccini.

La denuncia, anche su Twitter oltre che in un’intervista riportata dal sito Channel News Asia, è di Paul Molinaro, capo del settore logistico dell’Oms, che si è visto recapitare per alcuni beni essenziali come il ghiaccio secco preventivi anche venti volte maggiori del solito.

Proprio il ghiaccio secco, che sarà indispensabile per garantire la catena del freddo soprattutto per i vaccini che vanno stoccati alle temperature più basse, è uno dei beni che risente di più del fenomeno, spiega Molinaro. “Ho appena ricevuto un preventivo da una grande compagnia – racconta – da Dallas a Freetown, in Sierra Leone, con un prezzo di 105 dollari al chilo, che è esorbitante. Il prezzo normale dovrebbe essere 4-6 dollari al chilo. Abbiamo tariffe in crescita dalla Cina per l’introduzione di nuovi prodotti per cui c’è una grande richiesta, ma a gennaio la capacità di trasporto dovrebbe aumentare”.

Anche secondo il capo economista della Iata Brian Pearce, riporta sempre il sito, è il Natale che ha acuito il problema. “Dovrebbe diminuire all’inizio dell’anno prossimo – ha affermato – in tempo per le consegne dei vaccini, perchè quella è la ‘bassa stagione’ per i cargo, che dovrebbero avere una capacità di trasporto molto maggiore”.

Il fenomeno è stato denunciato recentemente anche dal capo della logistica dell’Unicef, che in un’intervista ha spiegato che l’agenzia già nel 2019 ha già speso 35-40 milioni di dollari per il trasporto di vaccini contro la polio e altre malattie. “E da allora – ha affermato Pablo Panadero – i prezzi sono saliti alle stelle, anche se stiamo negoziando tariffe più basse”.

Il problema potrebbe verificarsi con l’approvazione imminente dei primi vaccini anti Covid, che l’Oms ha in programma di distribuire nei paesi a medio e basso reddito attraverso il proprio programma Covax, che si è assicurato 500 milioni di dosi. Per aggirare il problema, spiega Molinaro, la maggior parte potrebbe essere spedita via mare a degli ‘hotspot’ nel mondo.

Che alcune aziende possano cercare di approfittare del Covid per fare profitti si vede anche da alcuni episodi avvenuti in Italia. Federfarma ad esempio, come segnala sul suo sito, ha denunciato all’Antitrust un sito web che vendeva illegalmente al pubblico test rapidi (sierologici e tamponi) che possono invece essere venduti solo a personale sanitario. La denuncia si aggiunge a quella fatta qualche giorno da Federfarma Como di test rapidi venduti in tabaccheria e persino dal ferramenta.

Secondo la circolare del ministero della Salute sui dispositivi medici diagnostici in vitro, questi test, regolamentati a livello comunitario, non essendo autodiagnostici, non possono essere venduti o messi a disposizione di ‘profani’. Secondo quando denunciato da Federfarma, il sito che vendeva illegalmente al pubblico i test rapidi non dava la possibilità di indicare la tipologia di acquirente, lasciando spazio a probabili ‘profani’, che potevano usare impropriamente il test come autodiagnosi.

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