Mondiali Quatar 2022, Mancini: “Partite a marzo già fondamentali”

Roberto Mancini durante un allenamento con i suoi ragazzi.
Roberto Mancini durante un allenamento con i suoi ragazzi. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – “La Svizzera è una rivale ostica, le altre sono abbordabili. Ma nessuno va sottovalutato, ogni partita è difficile, basta pensare al clima che c’è in Irlanda del Nord o a Sofia. Io comunque voglio vincere tutte le partite”.

Roberto Mancini ha appena conosciuto le altre nazionali che troverà nel gruppo C delle eliminatorie europee di Qatar 2022, e non smentisce la fama di vincente che si è costruito alla guida degli azzurri. Tre anni dopo il crac calcistico di Milano, dove la Svezia fece fuori gli azzurri da Russia 2018, l’imperativo è di non fallire.

“E infatti io più che a Europei e Nations League, penso già alle tre partite delle qualificazioni che giocheremo a marzo – sottolinea il ‘Mancio’ – e che saranno fondamentali. Il resto viene dopo”. “Basta perdere un punto, fai un pareggio – spiega – e magari corri dei rischi. Ecco perché nessuno va sottovalutato. Prendete la Bulgaria: contro di loro non sono mai state partite semplici, anche quando erano inferiori”.

Mancini, in diretta tv a distanza, appare tranquillo. La Svizzera è la rivale più affrontata dagli azzurri, che la troveranno anche nel girone degli Europei (con Turchia e Galles), e secondo Mancini sarà in test impegnativo. Decisive già le partite di marzo. Il calendario è da definire, le date già certe: tre partite strette tra 24 e 31 marzo, altre tre tra 1 e 8 settembre, e poi le ultime due tra 11 e 16 novembre. Alle date dei play off (24-29 marzo 2022 per dodici non qualificate direttamente) Mancini non vuole neanche pensare.

“In questo girone mondiale – dice – potrebbe essere una lotta fra noi e loro. La Svizzera oggi poteva essere tranquillamente fra le teste di serie. Vedremo di prendere le contromisure”.

Poi un giro d’orizzonte sui suoi: “Abbiamo raggiunto risultati importanti – spiega Mancini – perché il gruppo unito è stato la nostra forza. Io ho lavorato dal punto di vista tattico. Tutti i miei ragazzi sanno quello che devono fare, hanno una buona mentalità e, come me, vogliono sempre vincere”.

Il mantra è sempre quello, sperando che magari torni Zaniolo (“spero a marzo”) e che Immobile si confermi anche in azzurro: “Io delle sue prove in nazionale sono felice, contro l’Olanda ha fatto una partita strepitosa anche se non ha fatto gol. Nella Lazio rende meglio? Giocando ogni tre giorni, con i compagni di club si conosce meglio”. Ma la strada verso il Qatar sarà percorsa grazie anche alle reti del bomber vincitore della Scarpa d’Oro: Mancini ci conta.

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