Conte alla guida del G20: “La sfida è il futuro sostenibile”

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipa alla sessione dei lavori della prima giornata.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipa alla sessione dei lavori della prima giornata.(Ufficio Stampa Palazzo Chigi)

ROMA. – Il mondo è a un bivio: ora la sfida è costruire tutti insieme, in modo multilaterale, un futuro inclusivo e sostenibile. Rilanciare con forza la lotta al cambiamento climatico e lo sviluppo dell’energia verde, bussola e motore della ripresa, è la via per dare nuove opportunità alle nostre società, ancora piagate dalla crisi pandemica.

Ne è convinto Giuseppe Conte che, abbandonando per qualche ora la difficile gestione del virus, si collega da Palazzo Chigi con il summit del G20 di Ryad, per illustrare le linee guida della Presidenza italiana che inizierà il prossimo primo dicembre. Di fronte ai grandi del mondo, il premier assicura che la guida italiana sarà “inclusiva, efficace e ambiziosa”, pronta a mettere in campo la “riconosciuta capacità di dialogo” degli italiani per ottenere tanti obiettivi, tra cui la fine delle emissioni di CO2 entro il 2050.

Un impegno già gravoso ma che stavolta incrocia una delle stagioni più difficili del pianeta, ancora flagellato dal Coronavirus. Al riguardo Conte garantisce che la sua presidenza si batterà per “l’accesso universale ed equo ai vaccini e al rafforzamento dei sistemi sanitari”.

Tutti temi che verranno sviluppati anche in sinergia con il Global Health Summit che sempre l’Italia ospiterà il prossimo anno in collaborazione con la Commissione Europea e che coinvolgerà il G20 insieme alla società civile. Ma Conte avverte che superata l’emergenza, l’obiettivo non è tornare allo status quo ante, piuttosto accompagnare una ripresa che definisce “sostenibile, inclusiva e resiliente”.

Obiettivo raggiungibile solo con misure necessarie per una ricostruzione “solida ed efficace”, in grado di promuovere “una società più equa, un pianeta più pulito e sano e un ambiente economico più prospero, per noi e per i nostri figli”. La ricetta di Conte parte appunto da tre pilastri: “persone, pianeta e prosperità”.

Il Presidente del Consiglio, come affermato nelle misure contenute nella manovra del governo, anche al livello globale pone l’accento su una ripresa economica in grado di promuovere l’empowerment delle donne, che faccia diminuire la povertà e le disuguaglianze, vecchie e nuove.

Prospettive ambiziose ma raggiungibili sfruttando le immense opportunità offerte dalla digitalizzazione e rafforzando il sistema commerciale globale “secondo i principi di trasparenza, non discriminazione e inclusività”. L’approccio proposto dal premier è schiettamente multilaterale: è convinto che un futuro migliore sia possibile solo se la comunità internazionale saprà lavorare insieme, con uno “spirito di cooperazione e solidarietà”.

Principio sempre valido, ma che risulta ancora più urgentemente efficace alla luce della pandemia: “Se c’è una lezione che abbiamo imparato molto chiaramente negli ultimi mesi – sottolinea Conte – è che nessun Paese può vincere da solo le sfide globali”.

Prima di congedarsi, Conte dà appuntamento ai grandi della terra già il prossimo, si spera non più a distanza ma di persona. “Sarà un piacere accogliervi in Italia il prossimo anno in occasione del nostro Vertice G20, il 30 e 31 ottobre”, conclude.

(di Marcello Campo/ANSA)

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