Aumenti a medici, Cig, fondo antiCovid: Ecco la manovra

Un propietario chiude il suo locale dinanzi al Pantheon a Roma.
Un propietario chiude il suo locale di fronte Pantheon a Roma.

ROMA. – Più risorse alla sanità, anche per pagare di più medici e infermieri del servizio sanitario in prima linea da mesi contro il Covid. Nuovi fondi per aiutare le imprese in difficoltà, proroga della Cig e del blocco dei licenziamenti.

É in gran parte un prolungamento delle misure dell’emergenza la maxi-manovra da 243 articoli che il governo si appresta a presentare al Parlamento con quasi un mese di ritardo. Vengono stanziati, tra nuove e vecchie misure, circa 38 miliardi che già potrebbero non bastare per far fronte alle necessità dettate dalla pandemia.

L’esecutivo non renuncia comunque di proseguire anche con le politiche economiche dei “tempi di pace”, dalla stabilizzazione del taglio del cuneo avviato quest’anno al finanziamento dell’assegno unico per i figli, primo step di una riforma complessiva del fisco che vedrà la luce solo nel 2022.

Partirà anche la lotteria degli scontrini, rinviata più volte, ma all’interno del piano cashless: potrà partecipare, infatti, solo chi usa con carte, bancomat o le app per i pagamenti digitali. Trova spazio, come promesso, anche un rifinanziamento per 100 milioni del bonus bici, per coprire tutte le richieste arrivate nel 2020.

4 MILIARDI ANTI-CRISI, PIU’ FONDI PER I VACCINI: nella bozza della legge di Bilancio il fondo per proseguire con i ristori alle imprese è di 4 miliardi, ma le risorse potrebbero aumentare. In arrivo anche altre risorse per i vaccini, dopo i circa 400 milioni stanziati ad hoc quest’anno.

5 MILIARDI PER LA CIG, 4 ANNI SGRAVI UNDER35 AL SUD: Il pacchetto per le imprese è comunque ricco, dal rifinanziamento del fondo di garanzia per le Pmi alla proroga delle moratorie sui prestiti. Come promesso arrivano altre 12 settimane di casa Covid gratis per tutti da utilizzare fino a marzo, accompagnata dal blocco generalizzato dei licenziamenti.

La cassa in deroga, invece, si potrà utilizzare fino a giugno. Confermato anche lo sgravio (per massimo 8 settimane) per chi fa rientrare al lavoro i dipendenti dalla Cig, sempre entro marzo.

Per la ripresa del mercato del lavoro accanto alla conferma dello sgravio del 30% per tutti i dipendenti al Sud arriva anche un nuovo piano di decontribuzione per gli under 35, che prevede 3 anni di sgravio al 100% fino a 6mila euro, che diventano 4 per le assunzioni nel Mezzogiorno.

In arrivo anche una mano alle Fondazioni, che avranno più risorse a diposizione grazie al 50% degli utili che diventano esentasse, e alle fusioni di imprese, con una norma che potrebbe essere sfruttata anche da Mps.

FONDI A MEDICI E TAMPONI, PIU’ SCUOLABUS: la manovra interviene su due dei punti che si sono rivelati più critici nell’avvio della seconda ondata dell’epidemia, il tracciamento e la scuola. Per l’avvio, o meglio, la ripresa dell’anno scolastico si prevedono 150 milioni per gli scuolabus e 200 per bus e gli altri mezzi che utilizzano gli studenti, oltre a nuovi finanziamenti per la scuola digitale e le risorse per l’assunzione di 25mila insegnanti di sostegno. Per la sanità il

Fondo sanitario sale a 121 miliardi e le risorse aggiuntive serviranno per proseguire con i tamponi rapidi anche da medici di medicina generale e pediatri, ma anche per aumentare i contratti di specializzazione. Premiati, poi, i camici bianchi e gli infermieri della sanità pubblica.

I primi con 500 milioni avranno un aumento del 27% dell’indennità di esclusiva con ml’Ssn, gli altri il riconoscimento di una indennità professionale specifica (con 235 milioni). Prevista anche la proroga per il 2021 dei contratti per il personale medico e sanitario aggiuntivo entrato in servizio dai primi mesi dell’emergenza.

PARTE ASSEGNO UNICO, DAL 2022 8 MLD RIFORMA FISCO: come promesso arrivano 3 miliardi aggiuntivi nel 2021 per l’introduzione, a partire da luglio, dell’assegno unico per i figli. Intanto sono confermati per tutto l’anno il bonus bebé e i 7 giorni di congedo per i papà. Nel 2022 le risorse salgono a 5,5 miliardi, cui si aggiungono per la riforma del fisco altri 2,5 miliardi (1,5 nel 2023).

Viene anche istituito il “Fondo per la fedeltà fiscale” cui destinare i proventi “permanenti” della lotta all’evasione da utilizzare sempre per il taglio delle tasse.

(di Silvia Gasparetto/ANSA)

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