L’Austria verso il lockdown totale, scuole chiuse

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz con la mascherina.
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz con la mascherina. (ANSA)

ROMA. – Luci e ombre nella seconda, forte, ondata di coronavirus. Mentre alcuni Paesi europei cominciano a vedere i frutti delle restrizioni imposte per contenere la pandemia, altri si chiudono come durante la prima ondata.

É il caso dell’Austria, che da domani potrebbe entrare in lockdown totale e, primo Paese europeo a reintrodurre di nuovo questa misura, potrebbe chiudere tutte le scuole. Tirano un sospiro di sollievo invece Francia e Germania, nonostante i casi di Covid-19 registrati ogni giorno restino alti. Per la prima volta ha paura anche la Svezia, che non aveva mai avuto così tanti contagi.

L’annuncio della chiusura totale per l’Austria è atteso domani pomeriggio, durante una conferenza stampa del cancelliere Sebastian Kurz. I media locali hanno pochi dubbi sul fatto che, a quasi due settimane dal cosiddetto lockdown morbido e con una media di oltre 9.000 nuovi casi al giorno, il governo di Vienna sia intenzionato ad inasprire le misure almeno fino all’8 dicembre.

E allora sì alla chiusura di tutti gli esercizi commerciali non essenziali e di asili e scuole elementari: medie e superiori sono già passati alla didattica a distanza. Una decisione difficile da prendere mentre proprio in queste ore in Austria è stato pubblicato uno studio secondo il quale sono pochi i casi di contagio negli istituti scolastici.

I coprifuoco imposti a metà ottobre in diverse città della Francia sembrano, invece, dare qualche risultato con la circolazione del virus in “leggero rallentamento”. La Santé Publique invita comunque alla “prudenza” in attesa che queste tendenze vengano confermate. Secondo i dati settimanali, il calo riguarda soprattutto il numero di nuovi casi di positività, che diminuisce del 14%, mentre i ricoveri continuano ad aumentare (+14%) ma ad un ritmo meno elevato.

Segnali di un “appiattimento” della curva dei contagi anche in Germania, in parziale lockdown dal 2 novembre, dove però è stato registrato un nuovo record di casi: 23.542 nelle ultime 24 ore. É quindi troppo presto parlare di una svolta, per il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert. Lunedì la cancelliera incontrerà i governatori per fare un punto sulle misure anti-Covid.

In calo i ricoveri in Belgio, 399 nelle ultime 24 ore, il numero più basso da metà ottobre. Solo 10 giorni fa le persone ammesse in ospedale per coronavirus erano state 879. In Spagna, la capitale Madrid, tra le più colpite dalla pandemia, ha deciso di togliere i divieti più rigidi in dieci dei suoi 41 quartieri perché il numero dei contagi è in calo.

Uno studio pubblicato proprio in queste ore sulla rivista medica spagnola PLOS ONE rivela che a causa del Covid nel Paese la vita media si è ridotta quasi di un anno e la capitale è l’area in cui si è ridotta di più. E mentre nella Repubblica Ceca, il Paese europeo che nelle ultime settimane ha avuto il più alto tasso di infezioni e morti, da lunedì si riapriranno le scuole elementari e medie, la Svezia trema.

Qui, nell’unico Paese al mondo che non ha imposto il lockdown, è stato registrato un record giornaliero di nuovi casi di coronavirus: 5.990 nelle ultime 24 ore, mai così tanti dall’inizio della pandemia. Altre 42 persone sono morte a portando il numero totale delle vittime a 6.164, un tasso di mortalità molto più alto dei Paesi vicini.

(di Benedetta Guerrera/ANSA)

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