Alitalia: newco accende motori, piano entro dicembre

Un aereo dell'Alitalia dopo il decollo dall'aeroporto Fiumicino di Roma.
Un aereo dell'Alitalia dopo il decollo dall'aeroporto Fiumicino di Roma. ANSA/TELENEWS

ROMA.  – La nuova Alitalia accende i motori. Il consiglio di amministrazione della newco “Ita” si è riunito per la prima volta per l’insediamento e la prossima settimana è min calendario la prima assemblea degli azionisti per l’attribuzione delle deleghe.

Il lavoro è tutto concentrato ora sul nuovo piano industriale, in vista del quale è già stato fissato un calendario di incontri per le prossime settimane, in modo da poterne completare l’approvazione entro dicembre.

Il cda che si è riunito oggi per la prima volta sotto la presidenza di Francesco Caio ha esaminato e approvato il programma di lavoro presentato dall’a.d. Fabio Lazzerini per la redazione del nuovo piano e ha fissato il calendario dei prossimi incontri. Il board ha anche provveduto alla convocazione dell’assemblea per l’attribuzione delle deleghe che verranno poi deliberate nella riunione già convocata per il 20 novembre.

La struttura delle deleghe, in linea con quanto i vertici avevano già anticipato nell’audizione alla Camera del 10 settembre, prevedrà per l’a.d. la gestione ed il coordinamento di tutte le funzioni esecutive e per il presidente un ruolo di garanzia con responsabilità su audit, legale, compliance e segreteria del consiglio e, congiuntamente all’a.d., sulle relazioni istituzionali e comunicazione.

Approvato anche un codice di riservatezza per garantire un flusso ordinato e trasparente di informazioni verso i principali stakeholder, a partire dalle istituzioni italiane e dell’Ue cui sarà presentato il piano industriale.

La newco, che è stata costituita un mese fa con la firma all’atteso decreto Interministeriale, ed è denominata Ita (‘Italia Trasporto Aereo’), parte con un capitale di 20 milioni di euro, versati dal Mef.

Il nuovo Piano industriale, come indicato nella stessa audizione di settembre dagli stessi vertici allora solo designati, partirà da un assunto chiave, che è la rotta tracciata dal Governo: “discontinuità con il passato e una prospettiva di medio termine con l’obiettivo di sviluppo”.

Tre le direttrici attraverso cui sarà sviluppato: investimenti per la qualità (sulla flotta, ma anche sulla digitalizzazione); gradualità, vista l’incertezza nella curva di ripresa del traffico aereo, in modo da “raggiungere in tempi rapidi una sostenibilità”; e infine le alleanze. Traducendo in numeri, secondo indiscrezioni dei giorni scorsi, si starebbe ragionando su una flotta di 75 aerei e 7.000 dipendenti.

Nell’attesa del decollo della nuova compagnia, la vecchia Alitalia prova a dare qualche segnale di ripartenza. Dalla metà di dicembre, infatti, tornerà a operare i collegamenti non-stop da Roma verso Buenos Aires e San Paolo (facendo così salire a tre le attuali destinazioni intercontinentali), sospesi rispettivamente a marzo e aprile scorsi a causa della pandemia.

Una decisione che segna non solo la ripresa, dopo circa nove mesi, di una connessione regolare diretta fra l’Italia e i due Paesi sudamericani, ma che garantirà anche maggiori opportunità di trasferimento delle merci fra l’Europa e il Sud America, grazie alla maggiore capacità di carico delle stive dei Boeing 777-200ER.

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