Tamponi Lazio: ecco le controanalisi, pm aspetta perito

L'esultanza di Ciro Immobile dopo una rete.
L'esultanza di Ciro Immobile dopo una rete. (Foto ANSA)

AVELLINO. – Il giallo dei tamponi sui calciatori della Lazio Immobile, Lucas Leiva e Strakosha, risultati negativi dagli esami effettuati dal centro polispecialistico “Futura Diagnostica” di Avellino, verrà sciolto ufficialmente nelle prossime ore quando il consulente nominato lunedì dalla Procura avellinese, e a cui sono stati assegnati 5 giorni di tempo, dovrebbe depositare i risultati sul tavolo del procuratore facente funzioni, Vincenzo D’Onofrio.

La Ctu, Maria Landi, dirigente medico del laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale Moscati di Avellino, alla presenza del consulente di parte nominato da “Futura Diagnostica”, Marilina Scalone, dal pomeriggio fino alla serata di ieri è stata impegnata a ri-processare quasi 100 tamponi di calciatori e staff commissionati dal presidente della Lazio Claudio Lotito che il centro avellinese, in particolare per i tre calciatori, ha processato con esito negativo il 6 novembre scorso, prima della partita Lazio-Juventus.

Gli stessi tamponi, processati dai laboratori Synlab e Campus Medico, erano invece risultati positivi per Immobile e Lucas Leiva e negativo per Strakosha.

Secondo fonti qualificate raccolte dall’ANSA nella tarda serata di ieri, gli esami di verifica effettuati presso i laboratori dell’ospedale avellinese hanno confermato la negatività al Covid-19 di Immobile e Lucas Leiva dando però indicazione di positività per Strakosha: i primi due, come detto, erano risultati positivi agli esami di Synlab e Campus Medico, mentre per l’estremo difensore biancoceleste l’esito era stato negativo.

Indiscrezioni rispetto alle quali la Procura avellinese ha precisato che processualmente il risultato al momento non esiste.

Per il procuratore reggente D’Onofrio, interpellato dall’ANSA, “la notizia non ha fondamento processuale” perchè ‘i risultati si sapranno solo al deposito della relazione del consulente tecnico della Procura. Al momento non ci sono nomi, ma solo codici a barre. Bisognerà vedere nel prosieguo se il tale codice corrisponde ad un determinato calciatore”, ha detto il procuratore.

I risultati della perizia sono comunque destinati a incidere, oltre che sull’indagine avviata dalla Procura federale, sul  fascicolo aperto dalla Procura di Avellino che ipotizza nei confronti di Massimiliano Taccone, Ad di “Futura Diagnostica” iscritto nel registro degli indagati, i reati di falso, frode in pubbliche forniture e epidemia colposa.

Dal canto suo, l’amministratore del Centro avellinese ribadisce la correttezza delle procedure seguite dal suo laboratorio che si avvale, precisa, di “altissime professionalità”.

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