“Putin malato, si dimetterà presto”. Cremlino nega

Il Presidente russo Vladimir Putin durante la sessione plenaria della Duma.
Il Presidente russo Vladimir Putin durante la sessione plenaria della Duma. Immagine d'archivio. EPA/YURI KOCHETKOV

MOSCA,. – La notizia, se vera, è di quelle clamorose: Vladimir Putin sarebbe sul punto di dimettersi. Principalmente per motivi di salute.A sostenerlo è Valery Solovei, ex professore della prestigiosa università di affari internazionali MGIMO di Mosca, dove era capo del dipartimento per le relazioni pubbliche.

Politologo con fonti molto ben piazzate al Cremlino, Solovei negli anni ha azzeccato diverse previsioni importanti. Poi la rottura con le autorità e le dimissioni dall’ateneo. Infine la creazione del movimiento politico di opposizione Peremen.

Solovei ha sganciato la bomba ai microfoni dell’emittente Eco di Mosca: “Putin – ha detto – ha intenzione di rendere pubblici i suoi piani per la transizione a gennaio”. “L’inizio di questo processo – ha continuato – era previsto ad agosto e la strategia implicava l’unione con la Bielorussia. Ma le proteste hanno sconvolto il programma”.

I dettagli dell’addio sarebbero ancora sconosciuti ma la scelta ormai è presa. L’operazione-successore – di cui si vocifera da tempo – va affrettata perché lo zar, a quanto pare, non sta bene. E questo è un altro rumor che circola ormai da anni.

Il britannico Sun, sulla base di un collage di video studiati da non meglio precisati “analisti”, ha avanzato l’ipotesi del Parkinson, dati i movimenti nervosi del presidente a mani e gambe.

Un’altra ipotesi (nota) è quella del cancro (con la particolarità che, si dice, ora sia in metastasi). Teorie mai comprovate, ovviamente, e forse alimentate dalle abitudini “curiose” dell’ultimo Putin: quando possibile viaggi all’estero senza mai pernottare in loco, una tazza termica sempre con sé da cui bere (i tabloid britannici insinuano che contenga un cocktail di antidolorifici) e, infine, isolamento pressoché totale da quando è scattata la pandemia (come si converrebbe a un immunodepresso).

Certo, il firewall imponente eretto per proteggere Putin – che ha 68 anni – si può facilmente spiegare con l’ovvio: è il presidente della Russia. Ma a sostenere in qualche modo le affermazioni di Solovei – che predisse con largo anticipo la riforma costituzionale approvata a luglio dal referendum – ci sono le ultime mosse dello zar, che ha presentato un disegno di legge per trasformare in senatori a vita gli ex presidenti e sostanzialmente avallato l’estensione dell’immunità totale per gli inquilini del Cremlino, che presto non potranno essere perseguiti a vita, e non solo rispetto a quanto fatto mentre erano in carica.

Solovei, contattato dall’ANSA, ha aggiunto alcuni particolari inediti. “Come avverrà il processo di transizione – ha precisato – lo sa solo il presidente, ma è comunque chiaro che la transizione avverrà il prossimo anno”. “Una delle varianti” al momento in discussione è l’annuncio nel corso del tradizionale discorso di Capodanno, così come fece Boris Eltsin (passando lo scettro proprio a Putin) nel 1999.

L’attuale premier, Mikhail Mishustin, verrà poi “dimissionato” e come successore si stanno vagliando vari candidati, tra cui l’eterno Dmitry Medvedev e “la figlia di Putin, Ekaterina Tikhonova”.

Il Cremlino, dal canto suo, ha smentito tutto e ha definito “un’assurdità” quanto riportato dalla stampa britannica. Putin, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, è in “perfetta salute” e non pensa “assolutamente” alle dimissioni. Ma gennaio è vicino. Si vedrà.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)

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